Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      la grànde guerra d'italia
      « I cattolici di Milano si sono schierati per la neutralità a tutti i costi dopo un discorso dell'on. Meda di cui ci piace rilevare un punto tanto debole da infirmare le conclusioni alle quali l'oratore è giunto, riassunte nel suo ordine del giorno : « Per scendere in campo contro l'Austria — egli ha detto — bisognerà pure avere qualche cosa da chiederle : e che cosa, nel momento attuale? L'Austria non ha turbato l'equilibrio balcanico — che può interessarci a causa dell'Adriatico — se non quel tanto che le era necessario per le operazioni di guerra contro la Serbia; non è detto che voglia, a guerra finita, tenere od occupare posizioni che diano ombra a noi ». Questa ci par grossa. Tutto il mondo ha visto, compreso, riconosciuto che l'ultimatum dell'Austria alla Serbia aveva l'uccisione dell'arciduca ereditario per pretesto, ma per scopo 1' asservimento politico della Serbia ».
      E qui il giornale spiegava diffusamente le ragioni di questo suo giudizio; dopo di che, tornando all'ordine del giorno votato dai cattolici, osservava :
      « Sarebbe stato meglio non far confronti colla violata neutralità del Belgio. Comunque, risulta da queste parole che noi non avremmo diritto di rivoltarci contro l'Austria se noin quando essa attaccasse il nostro territorio. Faccia dunque la nostra vicina in Oriente quel che vuole se vince, perchè noi non ci muoveremo. L'Italia non impiegherà le sue forze militari contro l'Austria che a difesa dei suoi confini.
      « Questa concezione, questa deduzione logica di affermazioni molto avventate sarà certo ripudiata dai cattolici e da chi la pensa come loro. Ma a noi piace ragionare su di essa anche a prescindere dall'errore che contiene.
      « Vogliamo cioè chiederci che cosa s'intende per « indeclinabili necessità della difesa nazionale », e come vanno valutate queste necessità. Supponiamo cioè che l'Italia non abbia interessi nel Trentino, in Istria, in Gorizia, in Dalmazia, in Albania, in alcun punto dell'Adriatico e dell'Oriente e che deva risolvere solo il problema della difesa nazionale. Questo problema si risol-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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