Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      la grande guerra d'italiamaggiorenti del partito cattolico milanese con questa lettera, che il giornale pubblicò :
      « I cattolici non hanno votata la neutralità ad ogni costo.
      « Checche sia delle dubbiezze e delle titubanze del-l'on. Meda (assai rispettabili, perchè la guerra è sempre anche un caso di coscienza, e la nostra poi lo è più che mai, perchè, per dirne una, i cattolici non potrebbero accettare il 29° pensiero del principe di Bismarck), la verità è che gli avvenimenti, che incalzano, trascinarono pure lui, e trascinarono l'assemblea, nella quale si ebbero perfino, oserei dire, degli spunti irredentistici.
      « Voglia rileggere, sig. Direttore, l'ordine del giorno, presentato, in fine di adunanza, dallo stesso on. Meda, e votato unanimemente, e troverà che esso risente di quelle titubanze; ma potrà anche trovarvi del nazionalismo, forse soverchio (gli ismi son sempre soverchi). Veda la frase : «... una cauta e vigile tutela del nostro « diritto ad essere rispettati 'nelle legittime esigenze ed « aspettative di paese al quale la natura stessa ha segnato confini e destini ». Per la cronaca Le posso soggiungere che questa frase, dalla affollatissima assemblea, fu calorosamente e lungamente applaudita.
      « Lo stesso on. Meda aveva prima spiegato con distinzione... cronologica, se vuole, un po' discutibile, che le preoccupaz'oni, pur proprie di tutti noi, le quali pare che spingano l'Italia alla guerra, riguardano... un'altra guerra (la quale, s'intende, è quella che potrà combattersi anche domani, e che oggi fatalmente si prepara), mentre, diceva egli, ora si tratta di giudicare dell'attuale guerra. Un po' di bizantinismo, se vuole, opportuno, per superare il Caso di coscienza.
      « E lo stesso on. Meda insistette nello stabilire che l'Italia deve muoversi, non solo per aggressioni, ma per minacce, e minacce, spiegò, non alla sua integrità territoriale, chè tali nessuno attende, ma al suo valore di potenza mediterranea. L' ordine del giorno, tumultuariamente, nell'applauso, votato, ad ora tarda, fu un meri-tatissimo successo personale dell'on. Meda; fu per lui,
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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