Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
la tesi neutralistae certo anche per moltissimi altri (qualcheduno di noi a-veva prima superata la crisi), la necessaria transizione da una abitudine di pensiero lungamente comune in I-talia ai cattolici, ai liberali e vorrei dire a tutti, da quella abitudine di pensiero a un nuovo orientamento di i-dee e di aspirazioni del tutto diverso e contrario; ma espresse anche tale vivo sentimento di italianità fidente a un tempo e fremente, che (per finire come lo stesso ordine del giorno finisce) certamente prepara per l'ora del cimento un tesoro prezioso di energie. » E il Corriere commentò così :
« Prendiamo atto di questa lettera dalla quale risulterebbe che i cattolici sono molto più d'accordo con noi di quanto appaia dal loro ordine del giorno. In questo l'aw. Padoan trova idee, propositi e aspirazioni che noi non vi avevamo trovato e non vi troviamo, e che in o-gni modo sono in contrasto assoluto con altre affermazioni dell'ordine del giorno stesso e col discorso dell'on. Meda quale abbiamo letto nell'Italia. Tanto meglio se è così. Ma, se è così, si poteva essere molto più espliciti, molto più chiari e sopra tutto potevano i cattolici scagliarsi molto meno contro quegli uomini di tutti i partiti i quali, errino o siano nel giusto, non sono animati che dalla più intensa preoccupazione per l'avvenire della patria. »
L'ordine del giorno per la neutralità votato dai rappresentanti delle associazioni cattoliche milanesi non trovò consenzienti senza riserve neppure altri cattolici. A Treviglio, per esempio, un giornale avendo intervistato il deputato cattolico di quel collegio, on. Cameroni, ebbe da lui notevoli dichiarazioni. Egli disse :
« Io penso che solo il Governo, il quale deve sapere tutto ed ha di tutto la responsabilità, t->uò essere giudice ed arbitro sicuro del se, del modo e del tempo nel quale le legittime nostre aspettative possano efficacemente essere appagate. I miei amici di Milano mostrano di ritenere che la tutela di tali aspettative possa essere assicurata senza bisogno di intervento armato e di violazione di alleanze. E Dio volesse! Il caso contrario tuttavia
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I. reccio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. XI 5
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