Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      la grànde guerra d'italiaessendo assai più probabile, e non potendo ammettersi, secondo lo stesso spirito dell'ordine del giorno votato a Milano, che debbano tollerarsi irrimediabili eventuali offese ai diritti ed interessi sempre affermati e perseguiti dalla nostra diplomazia fuori dai nostri confini, mi pare che il restringere la necessità della guerra alla, difesa nazionale contro le aggressioni e minaccie straniere, sia troppo poco, e che quindi l'ordine del g'ormo non sia in tutto perfetto, perchè non comprensivo chiaramente di tutte le eventualità che possono profilarsi di giorno in giorno all'orizzonte internazionale. »
      Il voto dei cattolici milanesi fu largamente sfruttato dalla stampa austriaca.
      «D1' grande importanza — osservava la Reichspost — è il fatto che a Milano — centro delle organizzazioni cattoliche dell'Italia settentrionale e città ove non sono ^el tutto dimenticati il governo di Radetzsky e le vittime austriache del 1866 — tutte le società cattoliche unanimi e concordi insistettero per il mantenimento della benevola neutralità verso la Germania e l'Austria-Ungheria. Questa solenne manifestazione corrisponde perfettamente ai sentimenti di tutti i cattolici di Roma, di Napoli, di Toscana, di Liguria, di Torino. Anzi a Napoli il clero volle dirigere un entusiastico saluto (!) al nostro Augusto Sovrano l'Imperatore Francesco Giuseppe. Ad aprire gli occhi ai cattolici italiani, oltre il ricordo delle vittorie di Radetzsky, ha contribuito l'atteggiamento dei giornali pagati dalla Francia e dalla Russia. Anzi, siccome gli ambasciatori di Francia e di Russia non hanno più quattrini, chi deve provvedere alle spese è l'ambasciatore inglese... »
      A questo linguaggio veramente austriaco, il Giornale d'Italia rispondeva così :
      « Con tutto il desiderio di osservare scrupolosamente la neutralità, non possiamo non segnalare questo pazzo e volgare sfogo strabiliare di chi dovrebbe avere il senno, specie in questi giorni non del tutto sereni, di dimenticare e far dimenticare tutto ciò che può contri-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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