Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
la grànde guerra d'italiana procede da una potestà universale ed è diretta alla pacificazione di tutte le genti nella fede comune, l'altra procede dai cattolici italiani, i quali, al pari dei cattolici di tutti gli altri paesi, non solo non possono disconoscere i fini della loro patria, ma devono, per comando e-spresso della loro fede religiosa, oltreché per comune dovere di cittadini, rispettarli e propugnarli.
« La tesi non è nuova e fu da noi ripetutamente affermata, ma accolta oggi e pubblicamente dichiarata dal Presidente dell'Unione Popolare acquista, per così dire, una sanzione ufficiale : il che costituisce un fatto politico di grande importanza.
« Così pure grandemente interessante è la distinzione che il conte Della Torre ha fatto fra la neutralità dei cattolici e la neutralità dei socialisti e, possiamo aggiungere noi, dei cattolici intransigenti. Diversamente da quest'ultimi, i cattolici organizzati ispirano la loro a-zione ai soli interessi concreti dell'Italia anziché ad a-priorismi ideologici o ad interessi d'altra natura, e però la loro neutralità non può essere che neutralità condizionata : vale a dire che i cattolici organizzati cesseranno di essere neutralisti quando, a giudizio loro, gl'interessi italiani saranno minacciati e, in tutti i casi, in o-maggio ad un superiore dovere di disciplina, quando il governo crederà giunto il momento di rompere la neutralità.
« ì atto ciò sta bene : il conte Della Torre ha parlato chiaro, preciso, sicuro, in modo da prevenire qualsiasi sofisticazione settaria. Dopo le sue franche dichiarazioni, la questione pregiudiziale si può dire superata.
« Ma rimane la questione di merito : e questa costituisce il punto debole del discorso del conte Della Torre.
(( Infatti il conte Della Torre ha affermato apoditticamente che gli interessi italiani non sono ancora minacciati dal conflitto e non ha neppure tentato di confutare le ragioni di chi, come noi, ritiene il contrario. Dire che il popolo italiano non ha ancora lamentato alcun danno dall'azione degli Stati belligeranti, è un argomento esteriore che non prova nulla. Affermare che nessun interesse nostro è stato leso, perchè la guerra non è stra-
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