Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      la tesi neutralistaripata fino a turbare il nostro territorio o qualche territorio da noi ipotecato, significa non avere una nozione adeguata della vera natura degli interessi d'una grande Nazione. Questi non hanno semplicemente una consistenza territoriale, ma sono essenzialmente relazioni di potenza, e come tali devono essere considerati. Però, per essere proficua, l'indagine relativa all'incremento o alla diminuzione dell'Italia, in dipendenza della presente crisi, deve esser posta in questi termini : restando l'Italia neutrale, l'equilibrio del mondo sarà spostato a suo danno o a suo vantaggio? la quale domanda si risolve, concretamente, in quest'altre :
      « 1° Conviene all'Italia, in caso di vittoria del blocco austro-tedesco, che la Germania imponga la sua e-gemonia sull'Europa, e che l'Austria estenda il suo predominio nei Balcani e nell'Adriatico?
      « 2° Conviene all'Italia che le potenze della Triplice Intesa, in caso di vittoria, senza la sua partecipazione, decidano dei destini dell'Europa e particolarmente del Mediterraneo, all'infuori e, presumibilmente, contro di lei?
      « 3° Conviene all'Italia non profittare dell'occasione favorevole che le si offre, per compiere la sua unità nazionale?
      « Fino a che questa triplice convenienza non sarà dimostrata, deve ritenersi che la guerra presente, qualunque esito possa avere, si risolverà in una diminuzione dell'Italia, se questa vorrà restarne fuori. Il che vuol dire che anche la neutralità del conte Della Torre è incompatibile con la preoccupazione dei soli interessi italiani, ed è neutralità che non ha nulla a che fare con la Santa Sede. »
      Come si vede, veniva delineandosi una specie di dualismo tra Inazione esplicata dal partito cattolico, e quella che poteva essere la direttiva del Vaticano.
      A torto o a ragione, questa direttiva veniva interpretata generalmente nel senso di spiccato favore verso gli Imperi centrali. A proposito di questa interpretazione, un giornalista francese, Serge Basset, ebbe un'im-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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