Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
la grànde guerra d'italiaportante intervista col cardinal Gasparri, Segretario di Stato della Santa Sede. Il cardinale dichiarò « calunniose » tali voci, ed altamente protestò « contro le affermazioni di coloro che presentano la Santa Sede e la stamoa cattolica, sopratutto quella di Roma, come partigiane dell'Austria e della Germania contro la Francia. La Santa Sede e la stampa che ne segue le direttive osservano e osserveranno la più assoluta neutralità per ragioni superiori che è facilissimo comprendere ».
La Santa Sede — disse anche il cardinale Gasparri — mandò soccorsi al Belgio appena giunsero le prime gravi notizie sulla devastazione di quel paese. Scrisse u-na lettera di conforto al cardinale Lugon, vescovo di Reims, quando ebbe notiz'a certa della distruzione di quella Cattedrale, lettera che si fermò a Tours e non è mai giunta a destinazione. Un' altra lettera scrisse la Santa Sede al cardinale Sévin, arcivescovo di Lione, per dissipare i dubbi patriottici di questi sull'atteggiamento del Vaticano.
Di questa ultima lettera il Segretario di Stato diede copia a Serge Basset. Eccola :
« Ho ricevuta la lettera che V. E. mi ha fatto l'onore di inviarmi il 12 novembre corrente e mi sono affrettato a presentarla al Santo Padre. Il Sovrano Pontefice non ha potuto non provare anch'egli la stessa spiacevole impressione leggendo la seconda parte di questa missiva, ed egli mi incarica di manifestarvi il dolore che ne ha provato. V. E. non ignora infatti che dall'inizio della guerra attuale la Santa Sede, abbracciando con la stessa sollecitudine i pastori e i fedeli della Chiesa Universale, si è proposta di conservare ed ha mantenuto costantemente la imparzialità più stretta, la più assoluta, riguardo alle differenti Nazioni belligeranti, e l'ha raccomandato in modo perentorio alla stampa cattolica e a quella di Roma in particolare. Posso assicurarvi che questa direttiva e questi consigli della Santa Sede sono stati fedelmente seguiti sia dall'Osservatore Romano, che è alle sue dipendenze dirette, sia dal Corriere d'Italia, organo principale della Società Editrice.
« Pertanto siamo pronti a comunicare a V. E. tutti
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