Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      la grànde guerra d'italianano », l'Osservatore conclude : « Essi non possono non comprendere come in un momento difficile e decisivo quale è il presente, il popolo italiano, mentre li conforta di tutto il suo consenso per la tutela legittima di questi interessi, li seguirebbe invece senza entusiasmo se lo si volesse a forza sospingere nell'avventura di -una guerra che, oltre ad essere piena di incognite e di pericoli, apparisse ai suoi occhi non necessaria, e moralmente e politicamente ingiustificata ».
      « Anche il Corriere d'Italia nelle linee generali ha sempre sostenuto la direttiva della pace. Ma ha nello stesso tempo prospettato ai suoi lettori che se la guerra dovesse sopraggiungere, essa avrebbe trovato i cattolici italiani pronti a compiere con fede e fervore patriottico il loro dovere. Nei circoli giovanili — giova aggiungere — in questi ultimi giorni si vivono ore di ardente attesa e prevale unanime il sentimento di voler provare, se il conflitto scoppierà, che i cattolici, come già per la guerra di Libia, non vogliono esser secondi a nessuno nel fervore della difesa della patria e per. la conquista dei destini d'Italia. Questo trafiletto del Corriere d'Italia sintetizza, pur con parole pesate, tale a-spirazione :
      « Senza dubbio, la decisione dell'Italia è imminente. Attendiamola con calma, e che ogni italiano sia pronto a fare, comunque, il proprio dovere, con serenità e con sincero slancio di patriottismo.
      « Invochiamo una parola definitiva che tolga il Paese dalla nervosa attesa, dall'ansia di questi giorni. La parola definitiva sta per venire : l'accoglieremo tutti, senza discuterla ».
      « Ci sembra, senza ricorrere a indagini misteriose, che la situazione del Vaticano da una parte e quella dei cattolici italiani dall'altra, sia sino ad oggi chiaramente delineata da quanto abbiamo esposto. Aggiungeremo che da informazioni che corrono in circoli competenti, si può desumere che di fronte a provvedimenti riflettenti le supreme necessità per la sicurezza dello Stato, che il Governo italiano credesse di prendere in casi estremi, e precisamente circa i due problemi di *at-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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