Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      la tesi neutralistato — non di diritto, poiché nessuna legge prevede questa speciale necessità — delle comunicazioni della Santa Sede con paesi belligeranti e delle rappresentanze estere presso la S. Sede (problemi che possono del resto avere facili soluzioni pratiche) il Vaticano assumerà un atteggiamento di riserva o di protesta in corrispondenza aella entità delle decisioni che il Governo credesse di decretare. Potrà trattarsi, molto facilmente, più di riserve che di proteste, ben precisate, però, da documenti pontifici, che l'attitudine di apparente passività del Vaticano non deve assumere la significazione di qualsiasi rinunzia o rappresentare l'importanza di un precedente.
      « Qualche riserva più formale che sostanziale potrebbe essere fatta dalla S. Sede anche-sull'azione dell'episcopato e dei cattolici d'Italia, i quali, di fatto, saranno però lasciati liberi, come l'episcopato ed i cattolici dei paesi già in guerra, di non soffocare l'incendio dei loro sentimenti di patriottismo, già prepotentemente rivelato da molti sintomi e da facili intuizioni, sentimenti che sarebbe un errore enorme al di là de: Portone di bronzo non valutare in tutta la loro precisa e-stens'one, e al di qua, riconoscendone la sincerità, non valorizzare. »
      Il giornale La Patria di Torino pubblicò una importante intervista avuta col marchese Filippo Crispol-ti, leader dei cattolici nazionali, membro del Consiglio superiore dell'(( Unione Popolare » ed amico personale di Benedetto XV.
      Il marchese Crispolti, affermato che tutti gli italiani, quando la decisione del Governo fosse nota, si mostrerebbero disciplinatissimi, aggiunse che ciò sarebbe un vanto anche dei cattolici.
      « \oi —• soggiunse — ci siamo moralmente mobilitati fin dal primo giorno. Nelle nostre manifestazioni collettive e nei giornali che le rispecchiavano noi abbiamo proclamato : — dica la patria, per mezzo di coloro che han diritto di parlare in suo nome, ciò che essa richiede dai cittadini, sia pace, sia guerra, e noi saremo
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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