Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      la grànde guerra d'italiatoto corde con essa. — Quindi, nè neutralisti ad ogni costo, nè interventisti di proposito; ma soldati volonterosi di chi può e deve scegliere tra l'uno e l'altro contegno.
      « Accusati da tanti anni di prendere norme politiche da un'autorità estranea allo Stato, noi non potevamo dimostrare meglio la compatibilità tra il nostro ossequio all'autorità ed al patriottismo, che mettendoci al servigio del Governo in una misura più larga e più volonterosa d'ogni altro partito.
      « Ma, prescindendo da ciò, mettiamo da parte i cattolici quali persone singole. Come esse, possono a-vere maggiori simpatie per un gruppo di belligeranti o per l'altro, e in questo si tengono liberissime; io, ad e-sempio, ho sempre pubblicamente sostenuto che il torto dell'aver appiccato l'incendio europeo spetta alla superbia e all'inettitudine politica della Germania; così possono ritenere più utile all'Italia la continuazione della neutralità o la calata in armi; anche in questo ognuno esercita la maggior libertà di preferenze. Occupiamoci invece dei cattolici nella loro collettività, ossia nella loro forza. Come tali, una cosa che non hanno assolutamente voluto, è stato l'uso di qualsiasi pressione sul Governo ».
      11 marchese Crispolti, spiegate poi le ragioni per cui, secondo i dettami della Chiesa, essi dovevano pregare per la pace generale, disse che i cattolici stessi desideravano poi che fosse reso possibile al Papato di far valere, a beneficio della concordia e della giustizia u-niversale, le attitudini sue perpetue, dimostrate ancora una volta dalla paterna imparzialità e dalle alte industrie pacificatrici del nuovo Papa.
      Alla domanda se volesse alludere all'ammissione della Santa Sede nel Congresso della Pace, egli rispose :
      « Non alludo specificatamente a questo, perchè non si sa ancora se un congresso ci sarà o no; alludo alla convenienza che nessuno faccia ostacolo alla varia maniera in cui l'attività pontificia potrà spiegarsi in prò dell'umanità e della civiltà : nessuno, e tanto meno l'I-talia. Leggo in alcuni giornali che essa deve opporsi per
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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