Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IVI « SOCIALISTI UFFICIALI »
Da uno scisma all'altro — Il primo manifesto — L'antitesi fra guerra e socialismo — L'illusione dell'Internazionale — Il convegno di Lucano — L'azione dei socialisti italiani e svizzeri — Il biasimo dell'on. Canepa — La sconfessione di Amilcare Cipriani — La lontana utopia — Amaro giudizio di Vail-lant — L'attacco di Hervé — Risposta di Turati — L'assemblea di Bologna — Neutralismo ad oltranza — Sciopero in caso di mobilitazione? — Il gruppo parlamentare — Graziadei e Colajanni — Le rampogne di Paolo Orano — Una diagnosi dell'on. Occorri.
Da molti anni il partito socialista italiano aveva dato luogo a scismi : il più recente e clamoroso era stato segnato dall'espulsione dell'on. Bissolati e d'altri deputati, che avevano costituito il nuovo partito riformista.
Scoppiata la guerra europea, il partito socialista co-sidetto ufficiale aveva assunto un atteggiamento di neutralismo ad oltranza, contro il quale non tardarono a manifestarsi malumori sempre più larghi e notevoli.
Nel settembre 1914 la Direzione del partito ed il Gruppo parlamentare socialista pubblicarono il seguente manifesto :
« Lavoratori! Due mesi ormai sono passati dal giorno in cui la guerra maledetta gettò l'uno contro l'altro i popoli dell'Europa civile, sulle terre e sui mari, nelle battaglie più micidiali che la storia ricordi : caddero e cadono spente migliaia e migliaia di giovani vite; nei campi e nelle officine l'opera feconda è interrotta, la
— 95 —
| |
Internazionale Lucano Amilcare Cipriani Vail-lant Hervé Turati Bologna Colajanni Paolo Orano Direzione Gruppo Europa Graziadei Direzione
|