Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      la grànde guerra d'italiapartiti che vogliono la guerra. Dite specialmente che dopo la guerra di Libia l'Italia ha bisogno di pace; dite che in ogni caso l'Italia, la sola grande potenza europea rimasta neutrale al conflitto, ha per ciò stesso segnata la sua missione di mediatrice tra i belligeranti, di banditrice nel giorno del componimento dei grandi principi che debbono essere a base della società degli Stati : la limitazione degli armamenti, l'appello ai plebisciti, la giustizia degli arbitrati.
      « Gridate alto e forte ohe non intendete di rinunciare alla vostra autonomia di classe per confondervi in quella « unanimità » della nazione nella quale son preminenti i partili che vi odiano, i partiti che plaudirono ai vostri massacratori di ieri e plaudiranno a quelli di domani.
      « Il Partito socialista vi rivolge questo appello e, spera, non invano. I deputati socialisti negheranno il voto ai crediti militari per una guerra di aggressione, risultato di una politica estera grottesca e contraddittoria, fatta di espedienti e non sorretta da ideali, della quale responsabili sono le classi dirigenti italiane e la dinastia.
      « Il Partito socialista riafferma la sua fede perenne nell'avvenire dell'Internazionale operaia, destinata a rifiorire più grande e più forte dal sangue e dalle rovine dell'attuale conflagrazione di popoli.
      « È in nome dell'Internazionale e del socialismo che noi vi invitiamo, o proletari d'Italia, a mantenere ed accentuare la vostra opposizione incrollabile alla guerra.
      « Viva il socialismo! »
      Pochi giorni più tardi aveva luogo a Lugano un convegno socialista italo-svizzero.
      Scopo precipuo della conferenza era di studiare la opportunità di gettare una base di intesa con i socialisti appartenenti alle nazioni belligeranti per il tramite dei socialisti dei paesi neutri; e a questo scopo era nella mente degli iniziatori del convegno, indire un congresso al quale sarebbero stati invitati i rappresentanti socialisti delle nazioni neutre d'Europa. Si sarebbero così potuti studiare i mezzi più adatti per «avvicinare i par-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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