Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      la tesi neutralistatiti belligeranti e indurli a compiere uno sforzo poderoso in favore della pace.
      11 giornale socialista di Lugano YAurora, dopo aver riassunto il pensiero dei socialisti svizzeri, diceva appunto che « il convegno sarà il principio dell'opera di ricostituzione e di rinnovazione dell'internazionale socialista e proletaria. »
      La discussione fu lunga e vivace. Si sono subito delineate due correnti : una che riuniva i rappresentanti italiani e i delegati della Svizzera latina, e l'altra i rappresentanti dei cantoni tedeschi. Quasi tutta la discussione si svolse sull'opera che gli iniziatori intendevano compiere nei riguardi dei socialisti appartenenti alle nazioni in guerra.
      Fu diramato un comunicato alla stampa redatto in tre lingue.
      In esso si invitavano i socialisti dei paesi neutrali ad esigere dai rispettivi governi immediate trattative diplomatiche coi governi degli Stati belligeranti per i preliminari di pace, e si dichiarava che la catastrofe della guerra era una conseguenza della politica imperialista delle grandi potenze, e delle monarchie assolute specialmente, tendente ad impossessarsi di nuovi mercati in terra straniera e a porre in atto il criminale intento di schiacciare nei singoli paesi il movimento del proletariato e della democrazia socialista. Si dichiarava altresì che i borghesi tedeschi e austriaci non avevano il diritto di giustificare la guerra con la lotta per lo sviluppo della civiltà nazionale, perchè essi, in unione ai governi d'Austria e di Germania, avevano sempre schiacciato la civiltà nazionale dei loro popoli e messo le pastoie al movimento di liberazione delle classi lavoratrici, come anche i borghesi inglesi e francesi non avevano il diritto di invocare la difesa dei loro paesi dall'imperialismo tedesco, perchè con la loro alleanza con lo czarismo russo avevano inasprito la compressione capitalistica sui loro lavoratori.
      Il manifesto negava ai proletari di questi paesi il diritto di portarsi contro altri onoressi, per sostenere i litigi dei loro oppressori ed affermava il dovere dei so-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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