Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      la grànde guerra d'italiater impedire la guerra con lo sciopero generale? Si faccia conoscere e io gli farò un busto di gesso. Volete pro-porvi l'assurdo, l'impossibile.
      « Una delle 177 ragioni per cui sono neutralista è questa : che ho poca fiducia nella preparazione militare dell'Italia, ho poca fiducia nella vittoria.
      « Ma insomma, ohe cosa ha mandato a noi Francesco Giuseppe, perchè noi concorriamo alla distruzione del paese, col far scoppiare in caso di guerra una rivoluzione interna? E poi, quest'atteggiamento non risponderebbe neanche alla causa del socialismo. Per essere contro la guerra, noi dovremmo far perdere una guerra all'Italia? Anche se si è contro le bastonate, ci si difende con un bastone dalle bastonate degli altri. Se il nostro intervento fosse sufficiente a far terminare la guerra, noi dovremmo essere per l'intervento. Essere contro la guerra vuol dire ben altro. I problemi non si possono ignorare; un partito non li può ignorare. Io non credo alla guerra di Mussolini, ma non posso aderire ai concetti svolti qui, che sono la negazione del socialismo, la negazione di tutta la scuola classica del socialismo.
      « Dire questo non significa diventare militaristi, significa solo vivere e parlare della realtà. Non basta gridare : « Abbasso la guerra! », basta avere soltanto un po' di cervello.
      « Noi siamo neutralisti — ha detto la direzione del partito — perchè sopratutto diffidenti del militarismo e della guerra, ma quando sia dimostrato che l'intervento significherebbe impedire le violenze altrui e garantire la libertà nostra, l'Italia non sarebbe certo l'ultima ad a-gire, l'Italia potrebbe ben dimostrarsi pronta ad un sacrificio.
      « La direzione del partito questo ha lasciato capire chiaramente.
      « Vi sono momenti in cui si impone nella vita degli uomini e dei partiti una certa transazione. Si deve impedire e la esagerazione del pensiero guerrafondaio e la esagerazione del pensiero herveista. È la prima volta nella mia vita che io provo un certo piacere pensando alla debolezza relativa del mio partito, debolezza
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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