Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      la tesi neutralistaper la quale, io credo, la neutralità sarà salva. L'atteggiamento herveista che va prendendo piede sarebbe destinato a rinforzare l'azione dei fasci interventisti. Il momento è troppo grave per illudersi che l'Italia sia una semplice repubblica di San Marino alla quale è concesso di mantenersi indifferente. La neutralità potrà esser salvata anche con la rottura della neutralità. Nessun partito può mettere il governo, anche se fosse il partito del papa, nella condizione di esser schiavo di governi stranieri; e perciò io, e come interventista e come neutralista, voterò contro l'ordine del giorno dello sciopero generale, e se la sezione lo votasse al momento opportuno, anche a costo della espulsione, mi metterei contro il mio partito ».
      L'on. Turati parlò chiaro; altri parlarono con parole involute : ma in tutti era la coscienza dell'impossibilità e dell'inutilità di opporre lo sciopero generale alla mobilitazione. E in molti era senza dubbio anche la coscienza della criminalità di quel tentativo...
      Comunque, l'idea fu abbandonata. E quando suonò l'ora, anche i socialisti risposero alla chiamata.
      Anche l'on. Graziadei si pronunciò in senso analogo all'on. Turati.
      « Sarebbe grave errore — dichiarò il deputato di I-mola — proclamare lo sciopero in caso di mobilitazione; esso sarebbe un concetto anti-internazionalista. Appunto perchè la guerra è un fatto internazionale, ogni azione contro di essa, per riuscire efficace, dev'essere coordinata internazionalmente. Se no, una tale azione si risolve nel danneggiare un paese a vantaggio delle classi dominanti dell'altro. Si ripeterebbe qui l'errore fatale per cui molti socialisti in Italia ed in Francia credettero che i loro paesi avrebbero potuto impunemente ridurre le spese militari, anche se le nazioni vicine le aumentavano... »
      L'on. Colajanni, commentando queste ed altre dichiarazioni dell'on". Graziadei, scriveva a sua volta :
      « Le conseguenze di uno sciopero in caso di mobilitazione, che riuscirebbe di giovamento al nemico e
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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