Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      la grànde guerra d'italiamente un profondo malcontento contro il Governo che si è chiuso in un suo isolamento dittatorio con evidente abuso di quei poteri che il Parlamento gli aveva conferiti non già per abdicare alla propria prerogativa in questioni di tanta gravità; dichiara che nessun Governo può ritenersi autorizzato a lanciare il Paese, (nolente, rielle orribili incognite di una guerra, e mentre fa appello ad un più deciso senso di responsabilità dei singoli rappresentanti del Paese e dei vari gruppi parlamentari, affinchè, consci dei doveri supremi dell'ora, conformino la loro parola e la loro azione alla volontà delle popolazioni da essi rappresentate, delibera di permanere a Roma e di adoperarsi a determinare una situazione parlamentare e una politica di Governo rispondente al pensiero del Paese recisamente contrario alla guerra. )>
      Il Popolo d'Italia commentava così :
      « 1 deputati del Gruppo Parlamentare Socialista hanno consacrato all'imperituro disonore il nome del socialismo. Mentre quei riveritissimi medagliettati discettano intorno al modo più indegno per vendere allo straniero, al Kaiser, il Paese, l'on. Treves si riunisce a colloquio con i deputati giolittiani e con l'on. Cirmen". Intanto il giornale del Partito preparava l'ambiente p? • blicando che un accordo con Giolitti non gli sarebbe dispiaciuto.
      « Siamo, dunque, a questi estremi : mentre il Parlamento ha confortato di alcuni voti di fiducia il Governo, quando il Governo ha creduto di tutelare gl'interessi della nazione con la guerra, interviene l'ambasciatore della nazione nemica, von Biilow, tresca, mobilita tutta la caterva di ladroni assunti da Giolitti — con i metodi specialissimi suoi — alla rappresentanza della nazione, a quei ladroni s'aggiungono i clericali, i socialisti, che furon giolittiani sempre, sopratutto quando esserlo voleva dire sanare violenze, imposture, ladronecci, incostituzionalità, corruzioni, e vediamo il potere responsabile in pericolo, l'onore del Paese su l'orlo di precipitare nella fogna del mercimonio, e tutto ciò per l'opera d'un diplomatico straniero, tedesco.
      <( L'Italia intera è virtualmente governata da Bii-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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