Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      la tesi neutralistazionale il loro dovere, avranno diviso e manterranno separata la loro responsabilità da quella della classe dirigente ».
      Come si vede, molta acqua era stata messa nel vino del socialismo ufficiale. E il Popolo d'Italia commentava in questi termini :
      « La rivoluzione che il socialismo ufficiale italiano aveva minacciato con grandi soniti di parole nel caso che il governo italiano avesse dichiarata la guerra, è, dunque, affogata nel latte-miele d'un ordine del giorno, la cui prosa stanca, malinconica, dimostra come nei rivoluzionari che lo scrissero e che lo votarono manchi la convinzione e sopratutto la fede.
      ' « Ogni nostra previs one è superata dal fatto! Sapevamo già che i truculenti assertori della novissima crociata contro l'Italia ed in favore degl'imperi centrali si sarebbero, ed momento buono, ritirati in buon ordine, si sarebbero rinquattati fra la prosa più o meno aggettivata d'una risoluzione imbelle; ma si vede che non conoscevamo bene i nostri uomini; essi sono compiutamente incapaci di affrontare le situazioni a viso aperto. Per una formuletta non compresa sono contro la guerra, anche se necessità storiche implacabili la impongano; per un'altra formuletta — quella engelsiana — si rifiutano in ogni caso di sperimentare la rivoluzione. Ora s'è aggiunto un altro fattore importante per determinare la precipitosa loro fuga : la magnifica insurrezione degli italiani di ogni classe e di ogni partito contro il mercimonio preparato da Giolitti, da' preti, da' socialisti.
      « Non s'attraversano impunemente i destini di un paese in omaggio all'insipienza ed alla inattualità d'un partito! In certi momenti della storia le responsabilità non possono valutarsi alla stregua degli interessi d'una parte politica. Non si marcia contro situazioni che furon create da altri. È criminoso disarmare un paese che per continuare a vivere ha bisogno d'impugnare le armi.
      « Tutto ciò hanno capito gl'italiani; ma tutto ciò non han capito i dirigenti del Partito socialista. Oggi essi sbraitano contro le « agitazioni artificiose », contro le
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

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