Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (152/172)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      la grande guerra d'italianalisti italiani partiti. Sono i signori Antonio Scarfoglio (del Mattino), Aldo Chierici (del Caffaro), Licurgo Tioli (della Vittoria e dell'Adriatico), Ernesto Del Bello (del Popolo Romano), Seccagno (?), Ridensi (?) ed un altro la cui firma è indecifrabile ».
      Il Secolo aveva aggiunto che, secondo certi si dice, ad ogni giornalista sarebbe stata corrisposta una diaria di L. 65 al giorno, oltre un compenso straordinario di L. 2000.
      Lo scandalo dilagò, nè valse a sopirlo la seguente nota dell'Ambasciata germanica :
      « La notizia diffusa da qualche giornale italiano, che cioè un gruppo di giornalisti italiani, scortati da un funzionario dell'Ambasciata germanica, è partito in questi giorni per la Germania, è assolutamente priva di fondamento. L'Ambasciata di Germania non sta in rapporto alcuno con l'organizzazione che ha promosso e sta ora eseguendo il viaggio giornalistico attraverso la Germania. Tanto l'organizzazione stessa, quanto l'esecuzione di detto viaggio sono di piena iniziativa privata ».
      Questa nota ammetteva dunque l'esistenza di una organizzazione per il viaggio dei giornalisti in Germania; e che a quell'organizzazione non fosse estranea l'autorità politica tedesca era provato dal fatto che mentre il governo germanico permetteva a quegli inviati- speciali una visita sui campi di battaglia, lo stesso permesso era stato reiteratamente negato a giornalisti italiani che da anni risiedevano a Berlino o a Vienna per conto di grandi giornali : Corriere della Sera, Stampa, Secolo, Messaggero....
      Uno dei giornalisti sospettati, Licurgo Tioli, querelò per diffamazione, accordando facoltà di prova, il Popolo d'Italia e il Secolo : i querelati furono assolti per a-ver raggiunto la prova dei fatti.
      La sentenza faceva queste constatazioni : « che la gita dei sette giornalisti in Germania non a torto sia stata detta frutto di organizzazione da parte di forestieri, è cosa fondamentalmente indiscutibile. Trattasi, invero,
      — 152 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 11. La tesi neutralista
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 161

   

Pagina (152/172)






Antonio Scarfoglio Mattino Aldo Chierici Caffaro Licurgo Tioli Vittoria Adriatico Ernesto Del Bello Popolo Romano Seccagno Ridensi Secolo Ambasciata Ambasciata Germania Ambasciata Germania Germania Germania Berlino Vienna Corriere Sera Stampa Secolo Messaggero Licurgo Tioli Popolo Italia Secolo Germania