Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
la tesi neutralistanon di viaggio intrapreso da uno o da più giornalisti casualmente o di propria volontà riunitisi, ma di una spedizione alla quale i sette giornalisti sono stati invitati a prender parte con programma determinato o da determinarsi lungo il viaggio : la comitiva viaggia costantemente in gruppo, si raduna sin dall'inizio del viaggio a Milano, ha un interprete comune, il Seccagno, impiegato del sig. Roechling, ha un passaporto o foglio di accompagnamento comune, custodito dal Seccagno, ed è guidata fino a Berlino da certo Reichenberg, che sul registro del Palace Hotel si qualifica per diplomate, ma che da taluno viene anche qualificato per ufficiale, giustificando così l'asserzione dei giornali incriminati : essere la gita preparata dall'ambasciata germanica. »
La sentenza continuava rilevando un secondo punto ed attribuendogli naturalmente maggiore importanza : quello relativo al compenso che sarebbe stato dato ai giornalisti.
« Che si trattasse di un « servizio richiesto » — diceva la sentenza — è incontroverso; che si trattasse d'un servizio lautamente spesato è cosa da sottomettersi ad esame. Orbene, sarebbe stato necessario che il dottor Tioli avesse provveduto, lui per primo, a mettere in chiaro i conti dell'entrata e dell'uscita, dal momento che respinge la censura umiliante di aver eseguito il viaggio a spese altrui. Così invece non è. Tengasi ben presente che il dott. Tioli — lo dice egli stesso — al momento in cui si accingeva al viaggio era senza impegni fissi e regolari verso nessun giornale; accettò di partire in sostituzione del Chierici per conto dell A driatico. Prima di partire, il direttore dell'Adriatico gli pagò anticipatamente cinque articoli che avrebbe dovuto scrivere, in L. 250. Notisi che è questo l'unico compenso allegato e provato. Altre 100 lire egli chiede ed ottiene in prestito dal Sacerdoti. In tutto, sono L. 350. I gitanti rimasero assenti quattordici giorni. Sorge perciò spontanea la domanda come mai il dott. Tioli siasi accinto ad un viaggio così lungo e costoso con sole L. 350 a sua disposizione, delle quali 100 rappresentavano già una perdita, l'unico compenso sperato ed ottenuto essendo
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i. reggio — Storia delia grande guerra d'Italia — Voi. XI '0
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