Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
la grànde guerra d'italiamomento; e si moltiplicano inesauribilmente. Ecco che le invettive contro l'irredentismo francofilo, la perfida Albione e il pericolo slavo ricevono degna e appropriata significazione dal triviale umorismo grafico di qualche fogliettaccio sedicente umoristico, fondato per l'occasione. E già si annuncia, a Roma, l'uscita di un nuovo grande quotidiano con programma apertamente tedescofilo e austrofilo.
« In questi tempi di crisi e di moratoria, il denaro è così facile a trovarsi per qualsiasi impresa industriale, che non c'è da stupirsi se tanti nuovi o rinnovellati organismi giornalistici hanno potuto essere finanziati... »
Il deputato belga Lorand pubblicò un lungo articolo sul Petit Parisien circa l'azione tedesca in Italia e in Rumenia. L'articolista scriveva :
(( I tedeschi sembra si siano immaginato che nei nostri paesi latini tutto è da vendere, e coi formidabili mezzi che erano a loro disposizione essi potrebbero acquistare tutto e tutti. Essi possiedono, d'altronde, in alcune banche italiane di nome, ma ove essi si erano stabiliti da padroni, uno strumento indicato a questo scopo. Io so di un grande giornale italiano al quale è stato offerto un milione e mezzo; so di uffici di redazione in provincia, ove dei prelati di origine italiana, passati al servizio della Germania, si sono recati a offrire del danaro per aiutare a mantenere i loro fratelli del Trentino e dell'Istria sotto il giogo austriaco e per calunniare i cattolici belgi.
« A Pavia io ho visto pacchi di telegrammi che si accumulano da un mese nell'ufficio del direttore del giornale La Provincia. Un giorno egli aveva ricevuto da Berlino un dispaccio firmato da un nome italiano che offriva un servizio gratuito e completo d'informazioni telegrafiche sulla guerra, e senza attendere alcuna risposta, senza che solo uno di questi telegrammi fosse mai stato stampato, il servizio cominciò e continua.
« Ogni giorno dei telegrammi di centinaia di parole, spediti da Berlino, decantano le pretese vittorie tedesche e raccontano delle storie di brigantaggio de-
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