Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAquello di oggi. Ma l'onorevole Giolitti mosse guerra alla Turchia anche in dissenso con molti autorevoli parlamentari e perfino in dissenso
      sia pur larvatocon la Wil-helmstrasse e con il Ballplatz
      e non ebbe a pentirsenepoi che diede all'Italia una grande colonia
      e valorizzò la saldezza nazionale e la potenza internazionale.
      « L'on. Giolitti — che non ha sete di governo come i suoi giannizzerinè miserabili ambizioni da coltivare — saprà essere buon patriota anche il giorno in cui
      suo malgradol'on. Salandra e l'on. Sonnino avranno rotto definitivamente la pesante catena che ci legava ancora alla nostra grande
      alla nostra veraalla nostra eterna nemica
      all'Austria
      e alla sua grande protettrice e dominatricela Germania.
      « E l'Italia comincerà la sua vita nuovaaccanto a-gli amici nuovi
      e la nuova alleanza sarà ben cementata dai sacrifizi ai quali andiamo meditatamente incontro per la compiutezzala grandezza e la tranquillità avvenire della patria. »
      Gli eventi dovevano rapidamente sfatare l'illusione che il Ministero Salandra avesse libera davanti a sè la via verso il fine che si era prefisso. Prima di poter affrontare le supreme decisionidoveva attraversare la prova formidabile clhe la congiura neutralista gli aveva preparato...
      La pubblica opinione non ignorava che un oscuro lavorio andava compiendosi nelle sfere diplomatiche e parlamentari; ne prevedeva anzi le imminenti ripercussionima i particolri sfuggivano ancora alla nozione dei più. Una tetra inquietudine pesava sul paese : si sentiva la tempesta vicina.
      Ma la volontà popolareormai risolutamente orientata in senso interventista
      trovava modo tuttavia di manifestarsi senza posa. A Milano l'eco della giornata di Quarto aveva suscitato grandi dimostrazioni pubbliche; altre città ne avevano seguito l'esempio. A Bologna una visita di Peppino Garibaldi aveva suscitato manifestazioni entusiastiche : e gli era stata offerta la bandiera che il Comitato per Oberdan
      di cui erano stati presidente


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 12. La fiammata (Tre giorni di passione)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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