Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA *
      nistero Salandra-Sonnino. Dopo la conferenzamolti di coloro che vi avevano assistito
      si recarono in piazza Vittorio Emanuele
      e ivi furono emesse grida di « abbasso Giolitti » e di « viva la guerra ».
      A Udine
      per l'arrivo del treno da Trieste
      si era data convegno alla stazione una folla enorme. I triestini emigranti furono accolti con grandi « evviva » e al grido di « abbasso Giolitti
      viva Salandra
      abbasso la camorra! »
      A Padova una folla numerosissima percorse le strade principali della città inneggiando alla guerra ed imprecando a gran voce al tradimento giolittiano.
      La dimostrazione si recò sotto la Prefettura
      e ivi una deputazione è salita dal Prefetto
      al quale demandò — e il Prefetto promise — di mandare un telegramma al Ministro dell'Interno per informarlo della dimostrazioneeco vibrante e fedele dell'unanime spirito della popolazione.
      A Parma
      durante una rappresentazione a beneficio della Croce Rossa
      il pubblico improvvisò una imponente dimostrazione contro le manovre dell'on. Giolitti.
      All'uscita dalla salail pubblico si ordinò in corteo e percorse le vie della città acclamando alla guerra e gridando : Abbasso Giolitti!
      A Torino
      dopo urti avvenuti in pubblico tra cortei interventisti e socialistii rappresentanti dei partiti democratico
      radicale e riformistadella « Trento e Trieste »
      della « Terza Italia »
      del « Comitato Pro Dalmazia »
      dell'Associazione Nazionalista
      degli istituti universitaridegli studenti del Politecnico
      mandarono ai giornali una protesta contro « le delittuose manovre che. da gente preoccupata soltanto di basse ambizioni di partein un vano tentativo di offuscare il buon nome di Torino
      da cui un giorno partiva il primo grido dell' indipendenza d' Italia
      si vanno tramando in questo momentodecisivo *per i destini della patria
      dando e-sempio mai visto di miserabile contraddizione con se stessidi servilità all'ex dittatore e allo straniero
      di indisciplina politica e di incoscienza morale ».
      Al Consiglio Provinciale di Ancona pronunciarono
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 12. La fiammata (Tre giorni di passione)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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