Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA *
      politica interna. Gli artefici ed i complici principali di questa sciagurata situazione sono da cercare fra quelli che più spesso con le loro menzogne si richiamavano all'autorità del Governo
      predicando il dovere di una salda concordia civile fra gli italiani.
      « Non parliamo di vittoria della maggioranza parlamentare! Quella ignobile accozzaglia di uomini senza lealtà
      che nella Camera
      provocata due volte a manifestare i suoi intendimentiaveva voluto conferire al Ministero Salandra un illimitato mandato di fiducia
      sapeva benissimoanche prima che se ne accorgesse la diplomazia straniera
      che cosa doveva significare nel corretto linguaggio ministeriale l'augurato compimento dei destini nazionali. Sapeva; mostrava di approvare e tuttavia si accingeva copertamente a sconfessare il Go-verno proprio nell'ora in cui questa sconfessione poteva implicare la vergogna di un tradimento. »
      E l'articolista concludendo si domanda : « Chi dunque raccoglierà in questa ora di dubbio e di tormentola terribile responsabilità del potere? Come uscire onoratamente dalla situazione in cui siamo improvvisamente caduti?
      « O italianiprima di perdere interamente la fiducia negli uomini e negli istituti che ci reggono
      interroghiamo la nostra coscienzala quale ci dice che il fato d'Italia
      nella nuova civiltà creata dalla guerra d'Europa
      deve compiersi e si compirà ».
      L Idea Nazionale
      col titolo : « 11 dovere del Re »
      scriveva queste righe :
      « L'annunzio delle dimissioni del ministero colpì ier notte Roma
      colpisce oggi l'Italia come un fulmine. Potremmo giudicare quest'attonon lo facciamo. Non è neanche il momento di fare esami e requisitorie sul passato del ministero Salandra. Le sue dimissioni non rompono
      non interrompono per noi l'azione. Oggi come ieri e come domani è tempo d azionedella sola azione che è necessaria per la salute della Patria.
      « Sappiamo che uno in cui la vitala politica nazionale deve continuarsi
      c'è
      e questi è il Re. In questo continuatore per diritto e per dovere non possono
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 12. La fiammata (Tre giorni di passione)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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