Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA *
      può perfino negare ad una guerra come questain cui l'Italia si trova nolente frammischiata
      un valore morale... Ma vivaddio! Noi non riusciamo a comprendere come non si sia inteso dal corridoio che noi stiamo dando uno spettacolo degno delle più malfamate repubbli-chette americanee stiamo tradendo la nostra parola
      cioè il nostro onorecioè l'onore nazionale. Noi non siamo addentro in alcun segreto. Ma la logica più elementare ci dice che
      alla vigilia di una querranoi a-vevamo pur dovuto
      qualunque fossero la forma ed il modoimpegnarci con quel gruppo di belligeranti accanto a cui ci ponevano i nostri interessi
      politicietnici
      militari la nostra storia la nostra cultura la nostra sanguinità. Ora questo qualunque impegno — di cui certo l'on. Giolitti e i suoi gregari erano a conoscenza positiva come è lecito desumere — dal tumulto parlamentare capitanato da Giolitti e dai suoi amici in onta a aualsiasi norma di correttezza parlamentare poiché la fiducia era stata votata all'on. Salandra in onta a qualsiasi senso di dignità nazionale — quel qualsiasi impegno dicevamo è stato violato disdetto e con esso è stato tradito l'onore della nazione.
      « Al principio della guerraquando fu proclamata la nostra neutralità
      ci si accusò di aver mancato alla nostra parola di alleati. Potemmo dimostrare facilmente il contrarioe lo stesso on. Giolitti concorse alla dimostrazione con la sua nota rivelazione. Saremmo curiosi ora di sapere che cosa ne pensi l'on. Giolitti e i suoi amici che hanno messo a repentaglio il nostro o-nore
      a proposito di una parola la qualesecondo è logico desumere
      era a loro conoscenza.
      « Questa dell'onore nazionale manomesso e vilipeso dalla fazione parlamentare ci sembra la più trista cosa di questo tristissimo momento. »
      I giornali più accesi di parte interventista incitavano a non perdere la speranza nel successo della loro causa.
      « Il ricatto giolittiano — scriveva il Popolo d'Italia — ha giovato a dimostrare che nel paese le correnti interventiste sono più vaste e profonde di quanto non si
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 12. La fiammata (Tre giorni di passione)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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