Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA FIAMMATAche seguivano generiche « dichiarazioni ». L'on. Salan-dra ha commesso il grave errore di appagarsi dei voti di una maggioranza pletorica
eterogeneanella quale gli elementi giolittiani erano largamente rappresentati.
« Gli on. Salandra e Sonnino dovevano invece affrontare la situazione in pienodopo la famosa lettera del « parecchio » al caro Peano
lettera che non permetteva più di dubitare sul « neutralismo » ostinatoinsidioso
usuraiomercantile del suo autore; gli on. Sonnino e Salandra dovevano « sabotare » il giolitti-smo. Non era possibile sabotarlo alla Camera? Restava il paese sovrano. La Camera era giolittiana
cioè neutralista? E allora bisognava cooperare alla formazione di vaste e profonde correnti interventiste nel Paese. Quando quest'opera fosse stata compiutao Giolitti non osava tentare le sue ultime scellerate manovre
o avrebbe cozzato contro il muro dell'ostilità universale.»
Ebbene; con o senza merito del Ministero
queste vaste e profonde correnti interventiste s'erano formate nel paese. Forse nemmeno i più ardenti interventisti si rendevano ancora conto della travolgente vigoria di quelle correntiche i prossimi giorni dovevano rivelare...
L'ora del popolo era suonata : e il popolo fu pari al suo compito. L'unica soluzione possibilecorrispondente alla dignità nazionale ed agli alti interessi della nostra politica
era nelle sue mani. Ed esso trovò l'energia d'imporla a tuttidi farla trionfare d'ogni perplessità e d ogni congiura. Fu la crisi di coscienza della nazione : e i destini d'Italia furono salvi.
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