Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IVIL POPOLO SCENDE IN PIAZZA
      Si scatena la tempesta — Al Costanzi di Roma — Il discorso dell'on. Podrecca — D'Annunzio accusa Giolitti d'alto tradimento — La patria in pericolo — Una cosa nuova in Italia — L'azione degli studenti — Gli avvocati fanno sospendere le udienze — L'ordine del giorno dei giornalisti — Le grandiose dimostrazioni di MilanoCortei imponenti a Genova e a NapoliTutta Italia si muove — L'appello degli irredenti — La parola di Ruggero FauroFede nel Re!
      Se le prime vaghe notizie del complotto contro il ministero avevano già suscitato una vivace reazione in molte città
      il colpo di scena della crisi determinata dall'agguato neutralistascatenò la tempesta. 11 popolo scese in piazza e proclamò con formidabile voce la sua volontà sovrana; in tutta Italia fu un'esplosione di terribile sdegno e d'incoercibile energia popolare.
      A Roma
      dopo le prime dimostrazioni oer le vievi fu una manifestazione di imponente grandiosità al teatro Costanzi. Il pubblico affollato chiese a gran voce la marcia reale
      gli inni di Mameli e di Garibaldi
      che furono eseguiti fra applausi deliranti.
      Poi prese a parlare l'on. Podrecca.
      « In questo momento — egli disse — ci troviamo di fronte ad un grande bivionon soltanto politico
      ma anche sentimentale.
      « Politicoperchè si tratta di scegliere fra la Germania e la Francia
      fra il vecchio feudalismo medioevale ed il paese della rivoluzione. Politicoperchè si
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 12. La fiammata (Tre giorni di passione)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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