Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (98/186)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA *
      mantenere italiane le nostre terre; quando fra l'indifferenza e l'abbiezione dell'Italia
      con animo fidente e superboaffermavamo i diritti e la forza della nostra razza contro il duplice assalto straniero
      noi non sentivamo di sostenere una italianità locale o regionale : sentivamo di combattere per l'Italia e per l'avvenire degli I-taliani; e continuavamo con lieto orgoglio la nostra lugubre battaglia per mantenere alla Nazione
      che ci i-gnoravai suoi confini
      i suoi porti e il suo mare.
      « E quando giunse finalmente l'ora della speranzala creduta vigilia della guerra liberatrice
      noiche a-vremmo potuto facilmente cingerci della corona del martirio e acquistarci davanti ai presenti e ai posteri la gloria di antesignani; noi che ci sentivamo tranquillamente l'animo di farlo
      perchè la lunga sventura e la lunga guerra se ci ha insegnato ad essere sempre freddi e serenici ha insegnato anche che l'onore vale più della vita e la Patria è più vasta del nulla
      noi non lo facemmo.
      « Non lo facemmo perchè il bene d'Italia voleva l'attesa e la pazienza e la disciplinaperchè il giorno nel quale avemmo promessa solenne della guerra
      ci sentimmo legati dall'obbligo dell'obbedienza. E quelli che oggi ci abbandonano lo sanno.
      « Orapoiché la speranza ci ha perduti e la promessa ci ha legati mani e piedi
      tutto è perdutoanche l'onore : l'onore degli Italiani e l'onore nostro.
      « Oh fratelli di Trento
      fidi e fieri compagni della lunga travagliosa attesanoi non vi invidiamo la libertà che forse avrete domani. La vostra sventura non è minore della nostra. Siete anche voi Italiani
      e il disonore della Patria pesa ugualmente su tutti i suoi figli.
      <( Un'ultima speranza ancora ci resta : il Re. 11 Re nostroche abbiamo riconosciuto
      venerato e servitoquando nelle vie della nostra città sventolavano le insegne dell'Imperatore straniero; il Re che i nostri padri con le loro donne andarono a salutare ed invocare
      sapendo che al ritorno li avrebbe aspettati il carcere austriaco.
      « Noi possiamo guardare in faccia il Re e parlargli
      — 98 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 12. La fiammata (Tre giorni di passione)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

Pagina (98/186)






Italia Italia I-taliani Nazione Patria Italia Italiani Trento Italiani Patria Imperatore