Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA FIAMMATAniillata. Chi non ha il senso di tutto ciò non può essere un uomo politico e tanto meno può aspirare a governare la Nazione in un momento solenne come questo. »
      E la Tribuna rispondeva :
      « Se l'Italia si fosse veramente impegnata in forma decisivafino al punto anzi di dar luogo a un principio di applicazione o di esecuzione
      non vi sarebbe nè uomo politico nè uomo d'onore che — tanto per considerazioni pratiche e positivequanto per quelle della dignità nazionale — non ritenesse e non dovesse ritenere che gli impegni presi devono essere mantenuti e seguiti. Ognuno avrebbe diritto di scindere la responsabilità propria da quella di coloro che questi impegni avrebbero presi
      perchè ognuno hanon solo il diritto
      ma anche il doveredi pensare con la propria intelligenza e secondo la propria coscienza. Ma
      compiuto questo atto e fissata per ognuno la responsabilità che gli competea ogni uomo politico — anzi a ogni cittadino — non resterebbe più che il dovere — che è anche un glorioso diritto — di aiutare con tutte le sue energie il Governo nell'azione in cui si è impegnato. Questo è per noi categorico e non ammette discussione. »
      Detto questola Tribuna si domandava però se questi impegni precisi e decisivi
      a cui un Paese non potrebbe più mancareesistessero realmente. E proseguiva :
      « La loro proclamazionefatta dagli interventisti appassionati
      non potrebbe rappresentare una esagerazionefatta pure nella più intera buona fede? Non potrebbe trattarsi solamente di scambi di note
      di riassunti di conversazionio
      sia puredi convenzioni esplicitamente condizionate e tali da non entrare in vigore se non per il compimento di speciali condizioni o per un particolare atto di volontà dell'Italia? Che se così fosse
      le Potenze che — negoziando con noi in base ad eventualità ed ipotesi — avessero accettate queste condizioni che lasciano a noi libera la scelta di trasformare o no in impegni efficienti gli impegni condizionalinessuna lagnanza potrebbero muoverci se l'Italia usasse in qualunque modo il diritto di libera scelta ad essa lasciato.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 12. La fiammata (Tre giorni di passione)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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