Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      ViliINCOERCIBILE VOLONTÀ POPOLARE
      ora gravissima — i morti di llssa — L'epigramma di torino — i parlamentari di venezia — gli interventisti di brescia — La delegazione milanese a roma — il comune e l'università diGenova — Formidabili dimostrazioni — Milano città condotterà — J discorsi in piazza — Il plebiscito dei funzionari a Roma — La volontà nazionale.
      Il popolo sentiva il dovere di agire : e agiva in tutta Italia. La coscienza nazionale parlava alto e forte; la nazione insorgeva contro il mercato che si voleva imporle.
      « I fautori della guerra — scriveva il Corriere della Sera — intendono e dicono che l'ora è gravissimache la nazione si presenta a un arduo cimento
      che noi a-vremo bisogno di tutta la nostra forza e di tutta la nostra fede; ma intendono e dicono anche questo : — Se non provvediamo ora alle sorti della patriaquando provvederemo? E per essere degni di coloro che si piegano sotto la loro prudenza còme gl'incappati dell'Inferno dantesco
      dobbiamo ammettere unica possibilità della nostra nazione inetta e sfibrata la guerra agevolissima e sicurissimacioè la guerra assurda? E per il bene immediato d'una generazione
      anzi per il bene materiale di alcuni mesidobbiamo tradire le generazioni e gli anni venturi
      cioè la patria immortalerifiutando qualsiasi sacrificio per l'incolumità dell'Italia di domani
      per la conquista di quella pace salda e sicura alla
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 12. La fiammata (Tre giorni di passione)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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