Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (139/186)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA FIAMMATAnizzatore degli operai
      che poi doveva dare nobilmente la sua vita alla frontiera.
      « lo debbo dare — egli dice — agli amici tutti della comune causa un consiglioun suggerimento. Bisogna evitare fatti tragici che potrebbero impressionare l'autorità e darle il pretesto di attuare le severe disposizioni della circolare Salandra che si concretano nello stato d assedio. Di ciò sarebbero felici i nostri nemici
      i traditori della patriaperchè verrebbe tolta a noi la possibilità di continuare nelle nostre manifestazioni; verrebbe imbavagliata la libertà di piazza che ci siamo conquistata. Bisogna dunque evitare le provocazioni
      i contatti coi « soldati del Consolato d'Austria »
      che sono gli stessi che hanno ucciso il povero Gadda. Noi piangiamo questa giovane esistenza spezzatama dobbiamo invitarvi a non andare oggi ai funerali
      appunto per evitare i contatti coi neutralisti; verrà giorno che anche noi andremo in mesto pellegrinaggio a portare fiori alla vittima della -violenza e della viltà dei nostri avversari. 11 nostro compito oggi è di mantenere e assicurare l'ordine; continuiamo ad occupare la piazzaanzi non allontaniamoci da questa
      anche contro l'eventualità di* un Gabinetto Marcora
      che sarebbe un Gabinetto giolittiano verniciato dalla camicia rossa. 11 nostro monito sia questo : O guerra all'Austria e alla Germania
      o rivoluzione... »
      Anche l'on. De Ambri
      il deputato sindacalista di Parma
      porta la sua parola alla folla.
      « Cittadini Milanesi! — egli esclama — ho acconsentito a parlare in questa imponente radunata di popolo per ripetere a voi la promessa che ho già fatto ai lavoratori di Parma.
      « Dal giorno che essi mi trassero dall'esilio per riprendere il mio posto di battaglia nel campo della organizzazioneavevo garantito più che agli elettori a me stesso
      di tenermi ben lontano da quella fucina di tutte le corruzioni che è il Parlamento italiano; ma og-didi fronte alla nuova situazione
      sento il dovere di recedere dal mio proposito. Andrò dunque in Parlamento — non per svolgere una qualsiasi attività parlamen-
      — 139 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 12. La fiammata (Tre giorni di passione)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

Pagina (139/186)






Salandra Consolato Austria Gadda Gabinetto Marcora Gabinetto Austria Germania Ambri Parma Milanesi Parma Parlamento Parlamento