Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA *
      « Stamaneinvece della riconferma del Ministero Salandra
      del Ministero della grande guerral'Italia aveva appreso al suo destarsi l'incarico dato a Paolo Boselli. Un nuovo dubbio ha per un momento dolorosamente sfiorata la- ferita ancora cruenta
      un nuovo gelo ha stretti gli animiun nuovo fremito d'ira li ha sollevati. È stato però un momento solo. Nel lucido pathos della sua risoluta volontà l'Italia ha subito compreso che il nuovo episodio non poteva avere che un valore puramente formale
      quello di far convergere anche la chiara designazione dei parlamentari più autorevoli sulla unica soluzione che la nazione aveva già imperiosamente indicata.
      « L'on. Boselliinfatti
      ha subito declinato l'incaricoe consigliata al Re la riconferma del Ministero Salandra. Non poteva essere altrimenti. Non v'era altra imagina-bile soluzione. A nessuno era più dato di esitare tra la guerra e il mercato
      tra la grandezza e la rovinatra l'onore e il disonore nazionale. Un ministero giolittiano o neutralista
      cioè un ministero di traditoriera semplicemente un assurdo : al Re repugnava
      e la nazione lo a-vrebbe spazzato via immediatamenteanche óol sangue. Un ministero di conciliazione era egualmente impossibile
      perchè non vi può esser luogo a conciliazione tra il sì ed il notra la vita e la morte
      tra il patriottismo ed il tradimentotra la dignità e l'ignominia. Non era possibile che un ministero deliberato alla guerra; e questo non poteva essere che quello che la guerra ha preparata
      quello in cui la nazione ha fedeil Ministero Salandra. Oltre gli indugi formalistici
      il nuovo Ministero Salandra è dunque certo. È finalmente una realtà.
      « Il Re lo vuoleil paese lo vuole
      la Camera lo vorrà. Sì
      anche la Camera giolittiana lo vorrà. Lo vorrà
      o per lo meno lo acclamerà ostensibilmenteper quelle stesse ragioni per cui lo avrebbe avversato ieri. Per viltà si era fatta serva di Giolitti onnipotente
      per viltà volterà le spalle a Giolitti smascherato e caduto. Così comanda l'istinto originario e la moralità intrinseca del Parlamento. Ad ogni modocosì comanda la nazione. E saprà farsi obbedire.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 12. La fiammata (Tre giorni di passione)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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