Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA FIAMMATAperfettamente libero e in condizioni
      quindidi potersi accordare con essa qualora questo accordo avesse
      potuto soddisfare i giusti reclami dell'Italia e la dignità nazionale.
      « Biilow e Macchio hanno organizzato la loro avventura diplomatica in un modo inqualificabile. Giolitti era al corrente di tuttoquanto i ministri : del corso delle negoziazioni
      degli ostacoli posti dall'Austria
      e della impossibilità di venire ad un accordo. ( on l'incoraggiare gli agenti di Biilow e dei nemici del suo paesedichiarando deliberatamente che un accomodamento amichevole con l'Austria e la Germania era ancora possibile
      egli ha assunta dinanzi all'Italia e dinanzi al mondo intero una responsabilità formidabile. »
      L'informatore del dottor Dillon concluse lodando il contegno altamente costituzionale e patriottico del Re...
      Così il gran gesto liberatore era stato compiuto dal popolo italianoper sua ispirazione
      con la sua volontà
      con la sua forza. Ogni categoria d'italianilevandosi per proclamare di voler la guerra
      si era purificata di qualche scoria utilitarista e si era affermata come parte di un oopolo redento. La manifestazione delia volontà pono-lare non consentiva più interpretazioni equivoche. Era stata una protesta storica.
      Quando il popolo sente profondamente qualche cosa. non ha bisogno d'intermediari per manifestare la sua volontà : e il popolo italiano aveva trovato la larga via diretta tra la piazza e la Reggia.
      FiN'F. DF.I. Voi.UMF. DoniCF.SINtn


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 12. La fiammata (Tre giorni di passione)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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