Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      GLI EREDI DI MACHIAVELLIguerra stessa. Le operazioni navali ai Dardanelli dettero pure luogo a formali riserve del Governo Imperiale e Reale. L'Italia ha un interesse di prim'ordine alla conservazione della piena integrità e dell'indipendenza politica ed economica della Serbia. Il Governo austro-ungarico ha bensì a varie riprese dichiarato di non avere intenzioni di fare acquisti territoriali a danno della Serbia, ma una dichiarazione così formulata non costituisce un impegno stabile, e le stesse assicurazioni generiche fatteci dal Governo Imperiale e Reale in occasione della entrata in guerra della Turchia, lasciano prevedere come possibili eventuali modificazioni politiclhe nella penisola Balcanica. D'altra parte la sola invasione della Serbia, ancorché dovesse poi risultare soltanto temporanea, è già bastata a turbare seriamente l'equilibrio della penisola Balcanica e a darci diritto a compensi. Deve pure essere notato che la stipulazione del predetto articolo VII dà all'Italia il diritto a compensi anche per vantaggi eli carattere non territoriale che il Governo austro-ungarico avesse a conseguire nella regione dei Balcani. 11 Governo italiano ritiene che sia necessario di procedere senza alcun ritardo ad uno scambio d'idee e quindi ad un concreto negoziato col Governo Imperiale e Reale circa una situazione complessa che tocca da vicino vitalissimi interessi politici ed economici dell'Italia. Segni non dubbi di inquietudine si notano nel Parlamento e nella pubblica opinione italiana, la quale manifesta chiaramente la tendenza delle aspirazioni nazionali italiane. Di questa inquietudine e di queste aspirazioni il Regio Governo è costretto a tener serio conto. L'intesa da me invocata, su questa base, tra i due Governi, avrebbe per risultato di eliminare per l'avvenire ogni occasione di incresciosi incidenti, attriti e diffidenze, che oggi sono così dolorosamente frequenti, e renderebbe invece possibili e naturali fra i due popoli quelle relazioni di cordiale e costante amicizia che sono nei comuni desideri e senza le quali ogni accordo ufficiale resta forzatamente monco e sterile. Nel far rilevare pertanto al conte Berchtold lo spirito amichevole che ha ispirato questo passo, voglia Vostra Eccellenza pregarlo di farci conoscere, colla solle-
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      I. Reggio - Storia della grande guerra d'Italia - Voi. XIII 2


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 13. Gli eredi di Machiavelli (La preparazione diplomatica)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 184

   

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