Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAcitudine richiesta dal caso, il modo di vedere del Governo Imperiale e Reale.
Sonnino
2. — Il Min. degli Affari Esteri al R. Ambasciatore aBerlino.
(Telegramma) Roma, 9 dicembre 1914
Prego V. E. d'informare il signor von Iagow di quanto ho telegrafato al R. Ambasciatore a Vienna Ella vorrà opportunamente illustrare a codesto Ministro degli Affari Esteri lo stato della pubblica opinione italiana e la connessione, che si verifica in Italia, tra la questione di politica estera e quella di politica interna. La corrente che si manifesta in una parte dell'opinione pubblica a favore della neutralità, non significa rinunzia agli interessi italiani nei Balcani e nell'Adriatico e delle aspirazioni nazionali, ma bensì la persuasione che tali interessi e tali aspirazioni saranno validamente tutelati pur mantenendo la neutralità. E quando, nel fatto, si verificasse il contrario, la reazione della pubblica opinione sarebbe assai grave e con effetti che è obbligo del Regio Governo prevedere e possibilmente prevenire.
Sonnino
3. — Il R. Ambasciatore a Vienna al Ministro degli Af-
jari Esteri.
(Telegramma) Vienna, 12 dicembre 1914 (ric. il 12)
Ho fatto al conte Berchtold la comunicazione verbale da V. E. ordinatami. Egli rilevò che l'operazione militare dell'Austria-Ungheria non aveva condotto fino ad ora a vera occupazione, sia pure temporanea, di territorio serbo. Le occupazioni effettuate in seguito a quelle operazioni erano state abbandonate il giorno dopo, o alcuni giorni dopo. Infatti la città di Valievo, occupata
1 Vedi documento N. 1.
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