Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (68/187)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAproposto e di condurre le cose in lungo, dall'altro si vanno intanto allestendo nuove spedizioni militari nei Balcani.
      Di fronte a questo contegno persistentemente dilatorio a nostro riguardo, non è possibile ormai nutrire più alcuna illusione sull'esito pratico delle trattative. Onde il Regio Governo si trova costretto, a salvaguardia della propria dignità, a ritirare ogni sua proposta o iniziativa di discussione e a trincerarsi nel semplice disposto dell'articolo VII, dichiarando che considera come apertamente contrario all'articolo stesso qualunque azione militare che volesse muovere da oggi in poi l'Austria-Ungheria nei Balcani, sia contro la Serbia sia contro il Montenegro o altri, senza che sia avvenuto il preliminare accordo richiesto dall'articolo VII,
      Non ho bisogno di rilevare che se di questa dichiarazione e del disposto dell'articolo sette il Governo austro-ungarico mostrasse col fatto di non voler tenere il dovuto conto, ciò potrebbe portare a gravi conseguenze, delle quali questo Regio Governo declina fin da ora ogni responsabilità.
      Al quale proposito giova ricordare le intimazioni fatte in varie occasioni dal Governo austro-ungarico all'Italia durante la guerra Libica.
      Il conte Aehrenthal dichiarava il 5 novembre 1911 a Vostra Eccellenza che « una nostra azione sulle coste ottomane della Turchia europea come sulle isole del Mare Egeo non avrebbe potuto essere ammessa nè dal-l'Austria-Ungheria nè dalla Germania, perchè contraria al Trattato di Alleanza » (telegramma di Vostra Eccellenza 5 novembre 1911).
      E il 7 novembre dello stesso anno Vostra Eccellenza telegrafava : « Aehrenthal considera bombardamenti dei porti della Turchia di Europa quali Salonicco, Cavalla, ecc., come contrari all'articolo 7 ».
      Nel 1912, trovandosi la nostra squadra all'imboccatura dei Dardanelli, ed essendo stata bombardata dai forti di Kum Kalessi, essa rispose danneggiando i forti stessi. Il conte Berchtold si lamentò dell'accaduto ed aggiunse che « se il Governo desiderava riprendere la
      — 68 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 13. Gli eredi di Machiavelli (La preparazione diplomatica)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 184

   

Pagina (68/187)






Balcani Regio Governo Austria-Ungheria Balcani Serbia Montenegro Governo Regio Governo Governo Italia Libica Aehrenthal Vostra Eccellenza Turchia Mare Egeo Austria-Ungheria Germania Trattato Alleanza Vostra Eccellenza Vostra Eccellenza Turchia Europa Salonicco Cavalla Dardanelli Kum Kalessi Berchtold Governo Ungheria Ungheria Aehrenthal