Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
GLI EREDI DI MACHIAVELLIgo di procedere ad un accordo preliminare e non già contemporaneamente e consecutivamente a quelle operazioni.
Acarna
24. — Il Min degli Affari Esteri al R. Ambasciatore aVienna.
(Telegramma) Roma, 17 febbraio 1915
Dalla risposta data dal barone Burian alla comunicazione fattagli dall'Eccellenza Vostra riguardo alla diffida di qualunque azione militare austro-ungarica nei Balcani, senza preventivo accordo col Regio Governo, traspare evidente l'intenzione di far precedere eventualmente siffatta azione militare alla discussione dei compensi di cui all'articolo 7. Approvo la risposta datagli da Vostra Eccellenza. E raccomandole valersi della primissima occasione per ripetere chiaramente al barone Burian che, a scanso di incresciosi e pericolosi equivoci, l'interpretazione palese dell'articolo 7 impone che l'accordo sia precedente all'azione, salvo il consenso dell'altra parte ad un procedimento diverso. Nelle presenti circostanze il Regio Governo non può prestare tale consenso; onde la comunicazione da noi fatta al Governo Imperiale e Reale ha il significato preciso di un veto opposto da noi ad ogni azione militare dell'Austria-Un-gheria nei Balcani fino a tanto che non si sia verificato in antecedenza l'accordo sui compensi voluto dall'articolo 7. Occorre mettere bene in chiaro che ogni diverso procedere di codesto Governo non potrebbe da noi interpretarsi ormai se non come una aperta violazione dei patti del trattato, e come segno manifesto della intenzione da parte sua di riprendere la sua libertà d'azione; nel qual caso dovremmo ritenerci pienamente' giustificati a riprendere anche noi la nostra piena libertà d'azione per la salvaguardia dei nostri interessi.
Sonnino
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