Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAziare fin d'ora circa la base dei compensi, ma l'avrebbe fatto quando verrebbe il momento opportuno.
Ho risposto al Barone Burian che era inutile che e-gli parlasse di iniziare al momento che egli avrebbe creduto più idoneo una discussione circa l'accordo, quando non era disposto a pronunziarsi circa la base dei compensi da noi proposta. Una simile discussione, come già gli aveva fatto conoscere, non avrebbe potuto essere accettata dal Regio Governo per le ragioni che gji avevo svolte a più riprese, se non nel caso solo che ossa prospettasse i compensi di cessione di territori oggi posseduti dall'Austria-Ungheria. 11 Barone Burian ha replicato che il momento non era ancora giunto, a parere suo, per pronunziarsi sulla questione, ma quando esso sarebbe venuto, egli avrebbe tenuto presente tale dichiarazione e avrebbe avuto cura di pronunziarsi al riguardo, prima di iniziare i negoziati per l'accordo. A-vendo creduto infine di ripetere nuovamente al Barone Burian che il Regio Governo manteneva la dichiarazione di cui all'ultima parte del telegramma di Vostra Eccellenza, egli mi ha detto che non avrebbe mancato di tenerla presente al momento debito.
Le cose dettemi dal barone Burian dimostrano una volta di più come egli non sia disposto, almeno per ora, a entrare nell'ordine di idee di Vostra Eccellenza relativamente alla questione di massima e all'interpretazione dell'articolo settimo del Trattato di Alleanza.
Le mie conversazioni con lui su questa questione potrebbero prolungarsi all'infinito senza giungere ad alcun risultato pratico, giacché egli formulerebbe sempre nuovi argomenti a sostegno della tesi che propugna. Sarebbe quindi vano, nonostante l'impegno che io vi mettessi, il credere di poter rimuovere da tale linea di condotta il suo atteggiamento.
A varnci
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