Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      GLI EREDI DI MACHIAVELLI
      49. — Il Ministro degli Affari Esteri ai RR. Ambasciatori in Berlino e Vienna.
      (Telegramma) Roma, 20 marzo 1915.
      Il Principe di Biilow mi annunzia, dietro istruzioni del Cancelliere Bethmann Hollweg, dopo udienza avuta dall'Imperatore Guglielmo, « di essere stato incaricato di dichiarare che il Governo Imperiale Germanico assume di fronte al Governo d'Italia la piena ed intiera garanzia che la convenzione da concludersi tra l'Italia e l'Austria-Ungheria sarà messa in esecuzione fedelmente e lealmente appena che la pace sarà conclusa ».
      Inoltre il signor von Jagow gli comunica : essere corsa voce che l'Austria-Ungheria ancora oggi non vorrebbe l'accordo con l'Italia e desideri tirare a lungo i relativi negoziati. Il signor von Jagow è convinto non essere in questa voce nulla di vero. L'Imperatore Francesco Giuseppe, dopo aver presa la grave risoluzione, la manterrà lealmente. L'Ambasciatore signor di Tschir-sky telegrafavagli da Vienna che il Barone Burian ha la seria intenzione d'arrivare il più presto possibile, sulla base di una cessione di territorio, a un accomodamento con l'Italia, come base di rapporti da ora in poi fiduciosi e amichevoli tra i due paesi.
      Quanto alle garanzie da dare all'Italia per una fedele esecuzione del Trattato, egli è pronto a discutere ancora col Duca Avarna. Il signor von Jagow ritiene « essere incontestabile che il Barone Burian è disposto alle cessioni di territorio, e come corrispettivo (gegen-leistung) non domanda che la rinunzia dell'Italia alle domande basate sull'articolo 7 ». Jagow aggiunge che con ciò gli sembra che si sia trovata la base ai negoziati, restando chiarito « che l'Austria-Ungheria consente a far cessione di territorio austro-ungarico, e che essa non chiede all'Italia altra cosa che il mantenimento della neutralità assoluta durante la guerra ».
      Egli ha l'impressione che le parole del Barone Burian relative al Dodecanneso e le altre sue frasi di tenore incerto, erano intese piuttosto a spiegare i suoi
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 13. Gli eredi di Machiavelli (La preparazione diplomatica)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 184

   

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