Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAvestimenti fatti dallo Stato nei territori da cedersi. Tali investimenti, in quanto non furono pagati colle imposte tratte dagli stessi territori, lo furono necessariamente mediante emissione di debito pubblico, onde restano coperti dalla quota parte del debito pubblico che verremmo ad assumere.
      Inoltre quando Burian parla di debito pubblico sul quale doversi commisurare la quota parte da assegnarsi all'Italia, a quale epoca intende riferirsi? Al debito quale era al principio della guerra? oppure quale è oggi, quando si concorda la cessione? oppure quale sarà al giorno della fine della guerra, giorno al quale si vorrebbe dal Barone Burian rinviare l'esecuzione dell'accordo? Osservo che per poter sperare di arrivare a una intesa in questo genere di questioni, conviene assolutamente impiantare la discussione su cifre globali precise e fisse.
      Dalle espressioni usate dal Barone Burian, non riesco nemmeno ad afferrare quale sia l'estensione del territorio che egli ci offre nel Tirolo meridionale. Anche indipendentemente da qualunque valutazione sulla possibilità di restringere il compenso soltanto ad una cessione nel Tirolo, la frase adoperata dal barone Burian con cui accenna alla sola città di Trento, aggiungendo che per particolareggiare maggiormente occorre tener conto delle esigenze strategiche della Monarchia e dei bisogni economici delle popolazioni, mi riesce così sibillina da non poter capire che cosa veramente il Governo Imperiale e Reale intende offrirci. E l'accenno fatto poi alla convenzione sulla navigazione del lago di Garda, rende l'offerta ancora più incerta, poiché esso sembra implicare che anche dopo la cessione del Tirolo meridionale, il territorio imperiale abbia a giungere fino al lago.
      Se vuoisi inoltre creare davvero una situazione di concordia e di cordialità tra i due Stati per eventuali future cooperazioni verso mete comuni di politica generale, è indispensabile eliminare per sempre ogni seria base su cui possano riprodursi frequenti i sussulti dell'irredentismo, oltre che costituire nei confini tra i due Stati e nell'Adriatico condizioni di maggiore parità e di
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 13. Gli eredi di Machiavelli (La preparazione diplomatica)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 184

   

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