Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAcui si può giudicare della condotta e del conflitto di due rivali per l'amore di una mala femmina in una rissa o in un duello, devono ormai essere confusi, più che persuasi, dopo la lettura del Libro Verde, dell'errore della loro mente e, ancora più, della debolezza del loro spirito. Essi, che non hanno avuto viscere, in questi nove mesi di trepida discussione, che per le sorti degli altri paesi, e non hanno mai voluto far credito al governo italiano nè di una buona idea nè di un buon sentimento nella difesa degli interessi e degli ideali nazionali, debbono alfine apprendere, dalla lettura dei documenti, che a contestare i diritti e le aspirazioni dell'Italia nella presente crisi europea, basta la scienza e la pratica della Cancelleria austriaca, e non c'è bisogno si aggiunga anche la loro incoscienza o la loro ignoranza.
« Quante volte, in questi nove mesi, non abbiamo dovuto combattere, e non ci siamo dovuti vergognare nel combattere, a proposito della neutralità, la tesi dell'abbandono che l'Italia avrebbe fatto degli alleati nel momento del pericolo — senza riuscire a convincere i renitenti del torto degli alleati verso l'Italia nel fare la guerra contro gli interessi italiani, più che del torto dell'Italia verso gli alleati? E quante altre volte non abbiamo dovuto combattere, e ci siam dovuti vergognare nel combattere, l'altra tesi del debito d'onore — d'onore, intendete bene! — di non turbare con le nostre querimonie, e tanto meno con la nostra azione, la guerra degli alleati, come se i trent anni d'alleanza non avessero creato altro diritto nell'Austria e nella Germania che il diritto alla soppressione dell'Italia, e nell'Italia altro dovere che di accettare il diritto, comunque espresso ed esercitato, dell'onnipotenza dell'Austria e della Germania, così in pace come in guerra? I joschi dì passaro, ormai; ed è sperabile che la documentazione del Libro Verde valga a raddrizzare le contorte coscienze e ad illuminare le menti fino a ieri chiuse e ottenebrate.
« Se si poteva, comunque, fino a ieri, non si potrebbe scusare oggi l'opinione contraria. E se ancora alcuno nell'opinione contraria volesse insistere, mostrerebbe u-na mente così refrattaria e una coscienza così irriduci-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 13. Gli eredi di Machiavelli (La preparazione diplomatica)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano pagine 184 |
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Pagina (170/187)
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