Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      GLI EREDI DI MACHIAVELLIvesa, a Salonicco, nei Dardanelli, in vista dei danni morali che sarebbero a lei potuti derivare per il perturbamento dello statu quo; non padrona l'Italia di denunciare, e chiedere i relativi compensi, per il perturbamento dello statu quo prodotto nei Balcani dal fatto della guerra contro la Serbia, di tutt'altra importanza che il cannoneggiamento di Prevesa e di Salonicco! Padrona l'Austria di mettere sempre sulla bilancia il suo sentimento imperiale; non padrona l'Italia di mettervi il suo sentimento nazionale! Padrona l'Austria di trattare l'Albania come cosa sua, e come sua offrirla in compenso all'Italia per il perturbamento dello statu quo nei Balcani; ma non padrona l'Italia di pretendere per sè le terre veramente sue!... E con questi criteri e con questi spiriti, dalle discussioni dilatorie sull'articolo 7 il Governo di Vienna è disceso giù giù fino alle concessioni irrisorie, fino all'ultimo comunicato dell'Ambasciata di Roma sulle Commissioni miste, alla vigilia dell'apertura della Camera, nell'illusione che, pur di risparmiarsi l'atto energico della guerra, l'Italia avrebbe accettato l'ultimo tozzo, con l'ultima umiliazione.
      « Il Governo prima, tutta intera l'Italia dopo, hanno risposto con un « fine di non ricevere » alla diplomatica donazione, e con un grido di guerra alla sottintesa provocazione.
      « E la storia non potrà non segnare anche questa guerra dell Italia, come già quella della Serbia, a conto dell'Austria!
      « Ora, per noi — concludeva Rastignac — il periodo delle discussioni è finito.
      « Noi non abbiamo più tempo da perdere nelle parole.
      « Si unirà all'Austria anche la Germania, in questa guerra : la Germania, che, fino a ieri, fu con noi, nel riconoscere il nostro diritto, e con l'autorità del principe di Biilow, si sforzò di difenderlo, almeno in parte, presso la sua Alleata?
      « Vedremo, e in qual modo, e in qual forma, e in qual misura. E provvederemo.
      . — 173 —


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 13. Gli eredi di Machiavelli (La preparazione diplomatica)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 184

   

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