Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAplomatici, riconfermava il suo giudizio e lo illustrava con le seguenti considerazioni :
      « L'esame attento del Libro Verde apre gli occhi a quegli italiani che ancora si illudevano circa l'atteggiamento dell'Austria verso il nostro Paese; e mostra altresì all'evidenza che non l'Italia è venuta meno agli impegni imposti dalla Triplice Alleanza, bensì l'Austria.
      « Il contegno dell'Austria verso l'Italia è stato sempre diffidente e ostile. 11 Libro Verde accenna all'azione — finora ignorata dal pubblico — che Vienna svolse durante la guerra libica contro di noi. Essa allora proibì, d'accordo con la Germania, qualsiasi nostra azione sulle coste adriatiche della Turchia europea, come sulle i-sole del Mare Egeo, e fece notare al nostro Governo che la nostra azione in tal senso non avrebbe potuto essere ammessa, perchè contraria al trattato di alleanza. Nei primi giorni del novembre 1911 l'Italia avrebbe potuto colpire la Turchia bombardando qualche porto importante, come Salonicco e Cavala; ma il conte Aeh-renthal ci faceva sapere che quei bombardamenti erano contrari all'articolo sette del Trattato della Triplice. E noi dovemmo non agire, dovemmo rinunziare ad atti che avrebbero abbreviata la guerra. Il bombardamento di alcuni forti davanti ai Dardanelli nell'aprile del 1912 suscitò a Vienna nuove doglianze e proteste. 11 conte Berchtold dichiarò allora al duca di Avarna che « se il Governo italiano desiderava di riprendere la sua libertà d'azione, il Governo imperiale e reale avrebbe potuto fare altrettanto; però egli (Berchtold) non avrebbe potuto ammettere che noi avessimo fatto in avvenire operazioni simili e qualsiasi azione in opposizione al punto di vista manifestato nei colloqui precedenti (cioè, rispetto dell'articolo 7 del trattato). Se una operazione simile fosse stata da noi eseguita — è sempre il conte Berchtold che parla — « avrebbe potuto avere conseguenze gravi ».
      « In altre parole l'Austria poneva allora Yaut-aut all'Italia : o rispetto, non soltanto dello spirito ma anche della lettera dell'articolo 7 del trattato, ovvero « conseguenze gravi »! Noi eravamo in guerra con la Turchia;
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 13. Gli eredi di Machiavelli (La preparazione diplomatica)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 184

   

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