Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAil Re voleva, il Re respinse le dimissioni di Salandra e Sonnino...
      La sicurezza della guerra imminente aveva invaso tutti. Quelli che più ardentemente l'avevano invocata, erano sicuri ormai che il loro voto, che l'opera loro, sarebbero coronati da un pronto compimento.
      Così Gabriele d'Annunzio, all'Associazione Artistica di Roma, mentre il Ministero Salandra riassumeva il potere, pronunciava queste parole :
      « Alla vigilia di un evento che deve ricreare la nostra unità, salutiamo le potenze eterne della gente latina. Ella è l'artefice chiara delle stirpi confuse. In lei soltanto la materia immensa e incandescente della nova vita troverà i grandi conii perfetti. Ella soltanto, dopo la lotta e dopo la vittoria, ridonerà al mondo lo stampo eroico dell'uomo.
      « L'antica arte aveva dato agli dei gli attributi u-mani, la libertà e la coscienza; all'uomo l'attributo degli dei, l'immortalità. Un Elleno aveva deposto nel tempio di Delfo, tra le statue divine, uno scheletro di bronzo esattamente costruito. Egli non sapeva forse di aver sollevato sul piedistallo il modello del mondo, la compiuta bellezza fatta di logica necessità.
      « La futura arte latina rinnoverà, consapevole, quella consecrazione dell'Elleno; poiché l'ossatura umana, o pittori, o statuarii, o architetti, macchina meravigliosa fra tutte, ordinata e congegnata in ogni sua parte alla sua destinazione terribile, ci significa in silenzio la parola della più certa gioia, della più diritta azione, la parola d'oggi, o artisti d'Italia, la parola di domani : « Apprendi a considerar bello ciò che è necessario ».
      « Prima che il sole di domani tramonti (il 17 di maggio i Mille da Calatafimi partirono verso l'espugnazione di Palermo regia), prima che la notte occupi i Fòri e gli Archi, splendendo ancora sul Quirinale i due Cavalieri gemelli, i due divini combattenti di Regillo, bisogna che cessino gli estenuanti indugi, bisogna che la sentenza della risoluzione estrema sia pronunziata.
      « Da questa sede romana dell'arte, da questo asilo
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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