Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAstro, nel compendio ereditario, vada in mano altrui, in mano degli slavi?
« L'Austria prima, la Slavia dopo, dunque, e l'Italia mai?
« L'alleanza avrebbe così dovuto agire ai danni nostri, non solo in tempo di pace, per il riconoscimento dello statu quo vivo, ma in tempo di guerra, per il rispetto allo statu quo trapassato? L'alleanza, cioè, avrebbe dovuto servire, non solo ad assicurare l'Adriatico all'Austria, ma, nel tramonto dell'Austria, anche alla Slavia? Avrebbe dovuto servire all'alienazione, in ogni caso, delle nostre terre e del nostro mare, e in favore dell'Austria e in favore della Slavia?
« Non mi par dubbia la risposta neppure a queste domande.
« E allora?
« Allora, ben fu gittato il dado! Ben fu passata il Rubicone! Ben fu denunziato il Trattato!
« Ora, suso in Italia bella!
« E la Decima Legione di Cesare ritorni a riconquistare la Decima Regione di Roma. »
L'Idea Nazionale entrava addirittura nelle modalità della dichiarazione di guerra
« Chi 'la dichiarerà? — chiedeva il giornale romano. — La dichiarazione di questa guerra partirà probabilmente da Roma. Roma, infatti, ha compiuto già il primo atto di guerra, del quale tutti gli altri saranno soltanto una logica conseguenza : la denunzia del trattato d'alleanza con l'Austria. La denunzia di questo trattato fu fatta, come è noto, il 4 maggio, a Vienna. Denunziando il trattato d'alleanza coli'Austria, l'Italia ha implicitamente annullato il trattato della Triplice. Ai fini di questo annullamento il Governo ha giudicato non fosse necessario compiere un atto analogo, un'analoga denunzia anche a Berlino. È chiaro che se, in un con-' tratto a tre, uno dei contraenti dichiara decaduti gli impegni assunti con un altro dei contraenti, l'intiero contratto, fondato sopra un impegno a tre, viene automaticamente a mancare. 11 Governo italiano, dunque, con-, siderando che non esiste, per il momento, ragione di
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