Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (19/143)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      L'ITALIA IN PIEDIattrito e di inimicizia con la Germania, ma soltanto con l'Austria, ha cominciato col denunziare il trattato con l'Austria, denunzia che se annulla la Triplice, non produce per ora nessuna ragione di ostilità fra Italia e Germania.
      « Un egual criterio seguirà quasi certamente il Governo di Roma, per la dichiarazione di guerra. Non si deve supporre, cioè, che l'Italia dichiari nello stesso tempo la guerra all'Austria, alla Germania ed alla Turchia. Gli atti diplomatici precedenti allo scoppio delle ostilità si svolgeranno — secondo il giudizio di personaggi autorevoli e ispirati — per fasi. Si avrà una prima fase in cui l'Italia — con una nota ultimatum, o con altri passi compiuti a Vienna — dichiarerà la guerra all'Austria. Quindi, a distanza più o meno breve, la Germania e la Turchia, necessariamente costrette a comportarsi solidalmente con l'Austria, dichiareranno a loro volta la guerra all'Italia. Questo sarebbe lo svolgimento più semplice e più logico dei passi diplomatici. »
      La realtà non corrispose esattamente a queste previsioni; ma il fatto stesso ch'esse venivano così categoricamente formulate, dimostra come nel momento della riconferma del Ministero Salandra, la sicurezza della guerra fosse ormai assoluta.
      £ se qualche dubbio fosse pur rimasto, lo avrebbe eliminato il significativo linguaggio del Giornale d'Italia, le cui relazioni col Ministero erano note a tutti.
      « La guerra — scriveva il giornale il giorno 18 — è virtualmente dichiarata per volere concorde del Re, del Governo e della Nazione. Il meraviglioso sogno segreto la cui fiamma alimentò la lunga vigilia semi secolare dell'Italia non ancora una, sta per essere tradotto in una radiosa realtà, che ha tutte le luci, tutti i fiori, tutti gli inni, tutte le bandiere di una magnifica rinascita. Meglio ancora : di una trionfale ascensione, dopo una sosta nella quale il sogno fu spasimo e la speranza fu fede.
      « Non immemori, dunque, fummo nella lunga vigilia, mentre le dolci e sventurate città sorelle sotto il gio-
      — 19 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

Pagina (19/143)






Germania Austria Austria Triplice Italia Germania Governo Roma Italia Austria Germania Turchia Italia Vienna Austria Germania Turchia Austria Italia Ministero Salandra Giornale Italia Ministero Governo Nazione Italia