Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'ITALIA IN PIEDI
      «
      Nei paesi della Triplice Intesa la fede nell'imminente intervento dell'Italia era assoluta.
      « 11 popolo italiano — scriveva il corrispondente romano del Temps — vuole la guerra; è lui che l'impone, è lui che ne rivendica i pericoli, le responsabilità. Dunque coloro che in Italia e all'estero hanno creduto che questa guerra fosse impopolare o piuttosto indifferente al popolo, si sono ingannati o hanno mentito.
      « Biilow ha reso all'Italia e al mondo questo grande servizio : che sollevando la indignazione del popolo italiano, ne ha messo in luce i veri sentimenti. Coloro che hanno sempre creduto ai sentimenti di questo popolo, i quali hanno prodotto gli eventi attuali, hanno oggi la più grande ricompensa. Coloro che hanno dubitato e coloro che hanno ritardato questi avvenimenti con la loro azione negativa, devono oggi pentirsi e fare ammenda onorevole ».
      Ecco un riconoscimento dei meriti del Principe di Biilow, al quale l'ex-Cancelliere avrebbe certamente rinunciato. Eppure l'ironico elogio del giornalista francese all'inviato straordinario della Germania a Roma non era che un'indiscutibile, per quanto amara verità.
      1 Reggio - Storia della grande guerra d'Itaìia - Voi. XIV


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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