Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAgente, mirano a Roma, nata a tutte le missioni della ci viltà, a Roma, dove dall'epopea sempre viva del Giani colo alle tombe sempre ispiratrici del Pantheon risplende ed arde la fiamma sacra ed immortale della italianità, auspicatrice di secoli nuovi per tutte le genti civili.
      « Viva il Re! Viva l'Italia! »
      Molte voci gridano fra gli applausi : Chiediamo l'affissione di questa relazione in tutti i Comuni.
      È aperta la discussione generale sul disegno di legge.
      Salvatore Barzilai pronuncia queste parole :
      « Parlo, non per esprimere il pensiero di alcuna frazione politica, mentre tutte stanno per ricomporsi nella unità superiore del Paese, ma perchè le terre che furono nella visione di Dante, che gli eventi della politica internazionale lungamente confinarono nella eresia, e oggi sono accolte dalla religione della patria, portino alla concordia l'ardore della loro anima e della loro fede.
      « Subirono per essa un castigo unico nella storia del martirologio italiano : la oppressione politica esercitata attraverso una implacabile opera rivolta alla distruzione nazionale.
      « Non chiesero, nei lunghi anni dell'abbandono, che l'Italia cimentasse in un immenso conflitto le sue fortune e la pace di Europa, e quando il conflitto si scatenava per fosche ire e cupide brame, fuori di noi e contro di noi, pensose più d'altrui che di sè stesse, non urgevano con febbrili impazienze, ma invocavano per la grande impresa, "anche con la mia umile voce, tenaci e sapienti preparazioni.
      « Solo quando l'Italia è pronta di armi, di accordi e di animi, e la causa del loro riscatto si confonde con quella del riscatto della sua libertà nel consorzio internazionale, fuori dalle maglie di un'alleanza che nell'ora del pericolo simula con frode, prodigalità e condiscendenza, ma in altri giorni non dimenticati impose o-gni forma di abdicazioni e rinunzie, con la minaccia assillante della invasione dalle aperte frontiere; oggi che nel loro nome l'Italia riprende tra i popoli liberi la fiac-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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