Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « E facciamo voti che, come dal grembo stesso del-l uragano torna a riaffacciarsi il sole che feconda e a svolgersi il cielo sereno, torni, anche per opera nostra, più rapida, più redentrice, più sicura e lunga la pace; e come il credente, alzando il calice, memoria di sacrificio e di sangue, ne fa un simbolo di riscatto, sia anche questo sangue di nuovi martiri pegno ed auspicio di redenzione.
      « E ricordiamo che questi dolori e questi lutti dobbiamo espiarli, ma espiarli nella maniera più nobile ed elevata, assicurando, cioè, a quelli a cui oggi domandiamo il supremo sacrificio, un'era di giustizia e di vita civile, dando a' figli, per quanto è possibile, quell'ausilio e quel conforto che togliamo loro nella persona de' padri.
      « Noi non siamo i corifei della guerra per la guerra e non aspettiamo la risurrezione dell'Italia per la guerra e attraverso la guerra; l'avremo solo dopo la guerra, quella risurrezione, se sapremo trarre profitto dalle colpe e dagli errori degli altri e nostri; acquistare la coscienza di quelli che sono i veri interessi del Paese; comprendere che la guerra è l'orgasmo di un'ora e l'educazione l'opera di anni, e che un paese può divenir grande in pace e in guerra, solo quando vi si nobiliti il carattere, vi si rafforzi la disciplina, quando vi si realizzino quelle condizioni che possono essere risorse per la guerra, ma sono sopratutto la grandezza e la sublimazione della pace.
      « Tale oggi noi, in cospetto della stessa guerra, auspichiamo l'Italia; un'Italia che non pretenda, in nome di un passato tramontato, di dar legge ai popoli, ma che cooperi con tutti i popoli a stabilire quelle leggi di una più vera umanità, senza le quali ogni azione è infeconda, e ogni battaglia è soltanto una gesta omicida, e ogni guerra è uno scempio scellerato. »
      Posto ai voti il disegno di legge, è approvato con 407 voti su 481 votanti.
      Sorge in piedi il Presidente Marcora; i deputati e i ministri tutti si alzano pure.
      « Ed ora, onorevoli colleghi — dice l'on. Marcora


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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