Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
L'ITALIA IN PIEDIcuore del Re e del Popolo, e invoca la coscienza del Parlamento, da quelle terre che fin d'allora avrebbero dovuto esse pure, e volevano, come sempre han voluto, s'integrasse la patria italiana. Re, Parlamento e Popolo, accogliendo unanimi e fiduciosi quel grido, commettono oggi, da Roma immortale, nella giusta guerra, le sorti della patria, al valore dell'esercito e dell'armata.
« La Commissione unanime vi propone di approvare il disegno di legge presentato dal Governo del Re, e che concerne i provvedimenti necessari, in caso di guerra, per i fini supremi della difesa della patria, ed i bisogni urgenti eccezionali dell'economia nazionale.
« Alla grave responsabilità assunta dal Governo del Re, corrisponda la larghezza dei mezzi necessari al conseguimento della vittoria.
« Da questo consesso, dove siedono venerandi attori dei generosi ardimenti del nostro riscatto, abbia la sublime concordia nazionale suggello di ammirazione e di plauso; si elevi solenne al nostro esercito ed alla nostra armata il sentimento della sicura fede nel loro saldo eroismo, nell'inflessibile virtù di sacrificio, nel patriottico entusiasmo; vada il saluto riverente e devoto al nostro Augusto Sovrano e ai degni Principi di Savoia, che hanno sentito l'anima della nazione vibrare all'unisono con le anime loro.
« E con la ferma fede che il vessillo italico fiammeggerà vittorioso sulle Alpi e sul mare, nel nome dei col-'eghi, v'invito ad approvare il disegno di legge al grido di : Viva l'Italia, viva il Re! »
Le ultime parole suscitano la più viva commozione di tutti i senatori. Una acclamazione altissima prorompe alla fi ne, e il Senato balza in piedi applaudendo e gridando più volte: Viva il Re! Viva l'Italia! La dimostrazione alla quale si associano il Governo e tutto il pubblico delle tribune e i moltissimi deputati presenti, si rinnova sempre più prorompente per varie riprese. Appena è cessata e i senatori sono tornati a sedere, e molti ancora commossi si asciugano "gli occhi, dai varii banchi si grida : — Affissione, affissione! — e il sen. di Brazzà domanda la parola e fa formale proposta perchè il di-
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I. reccio - Storia della grande guerra d'Italia - Voi. MV 4
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