Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAscorso del relatore on. Colonna — a somiglianza di quanto si è fatto ieri alla Camera per le elevate parole dell'on. Boselli — sia affìsso in tutti i comuni d'Italia.
      Il senatore Cadolini chiede di parlare. Egli dice :
      « La situazione odierna, pur facendo astrazione dal Libro Verde, appare oramai determinata dagli eventi. Anche uomini venerandi, i quali furono a lungo fedeli al principio della neutralità, riconoscono ora inevitabile la guerra. Ma la guerra vuole la concordia, e non possiamo dubitare che coloro, i quali fino a ieri furono dissenzienti, obbediranno al sentimento ingenito dell'amore di patria. Anche nel 1860 la vittoria nel mezzodì dell'Italia fu determinata dalla concordia, che indusse il conte di Cavour ad ordinare l'invasione delle Marche, indispensabile ad assicurare la vittoria finale della spedizione di Marsala, e perciò l'unità trionfò.
      « Il grido della moltitudine, ravvivando ognor più le fiamme del patriottismo ardente negli animi dei nostri soldati, contribuirà a preparare la vittoria e ad affrettare la pace d'Europa.
      « Teniamo alta la tricolore bandiera, adorato emblema del nostro Risorgimento, che la casa di Savoia afferrò con la mano di Carlo Alberto nel 1848, e alta la tenne finche Vittorio Emanuele la portò trionfante in Campidoglio.
      « Salve all'Italia, ai suoi rappresentanti e al nostro Re Vittorio Emanuele, degno successore dei suoi antenati. »
      Questa invocazione è accolta da un commosso applauso.
      Il senatore generale Mazza, con voce in cui vibra ancora l'antico spirito militare, dice :
      « Non è tempo di parlare, ma di fatti. Approvo con tutta l'anima e la fede del vecchio soldato le dichiarazioni del Governo; soltanto deploro, dico, deploro che la mia età non mi consenta di combattere con tanti compagni d'arme, che avranno la fortuna di condurre i soldati alla vittoria. L'Italia non poteva prosperare nelle condizioni impostele dall'Austria, col Trentino inferto
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 14. L'Italia in piedi (La guerra è dichiarata)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 124

   

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